PALERMO – Sala d’Ercole ha sbloccato i 500 milioni di euro, frutto dell’accordo con Roma in materia di entrate. Un accordo, approvato nell’ambito del ddl sulle variazioni di Bilancio in discussione all’Ars, in base al quale alla Regione arriveranno un milione e 400 mila euro per il prossimo anno, e un milione e 685 mila euro per il 2018. Ma è stato necessario un lungo dibattito, che ha visto il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone impegnato a interrompere più volte al seduta. L’opposizione ha provato a separare la parte dell’articolo relativa all’accordo con lo Stato, cercando contemporaneamente di “salvare” i trasferimenti alla Regione. Ma in commissione Bilancio non si è trovato l’accordo per presentare il relativo emendamento.
Respinta, poi, la richiesta di parte della minoranza di rinviare la seduta di una settimana, in attesa della discussione in commissione Bilancio della Camera dei Deputati sul decreto legge Enti locali, nel quale è inserito l’accordo tra la Regione Siciliana e lo Stato. “È un provvedimento che potrebbe anche non vedere la luce”, ha osservato Francesco Cappello del Movimento Cinquestelle. Ma la maggioranza ha deciso di andare avanti. E l’articolo relativo all’accordo è stato approvato a scrutinio segreto, con 37 voti a favore e 28 contrari.
In base a quanto previsto nella norma, la fetta più grossa dei 500 milioni andrà ai Comuni, per i quali è previsto uno stanziamento di 154 milioni e 545 mila euro. Nove milioni andranno ai Liberi consorzi, 85 milioni e 544 mila euro sono previsti in favore delle Autonomie locali a compensazione degli squilibri finanziari, mentre 17 milioni andranno ai precari degli Enti locali. Quasi 50 milioni per i lavoratori forestali, 13 per gli ex Pip. Boccata d’ossigeno anche per i Consorzi di bonifica, ai quali andranno complessivamente circa 20 milioni (oltre 15 ad integrazione dei bilanci, poco più di quattro per la proroga dei contratti di lavoro).
Fondi in arrivo anche per alcuni enti regionali. Sei milioni e mezzo per gli Enti parco, oltre tre a copertura delle spese per la prevenzione e per gli interventi per il controllo degli incendi boschivi. Quattro milioni e 746 mila euro andranno all’Irsap, un milione e 100 mila euro al Ciapi. Quasi tre milioni e mezzo per il personale in servizio all’Eas, l’ente acquedotti siciliani in liquidazione. Venti milioni, invece, sono previsti per l’acquisizione dei servizi attualmente in regime di convenzione dalla Sas. Due milioni, infine, per la soppressione e liquidazione di alcuni enti economici regionali (Azasi, Ems, Espi).
Parte dei 500 milioni saranno impegnati per spese legate allo studio e alle attività culturali. In particolare, quasi sei milioni di contributi per il funzionamento degli enti regionali per il diritto allo studio universitario, due per i consorzi universitari, uno per l’Ersu, mentre due milioni sono previsti per il contributo annuo alle università di Palermo, Catania e Messina. Quasi sei milioni andranno al Teatro Bellini di Catania, tre al Teatro Massimo di Palermo, un milione e 700 mila euro al Teatro di Messina, un milione al Biondo di Palermo, tre milioni e 700 mila euro all’Orchestra sinfonica siciliana. Due milioni, infine, andranno a rifinanziare il Fondo unico per lo spettacolo.
Tre gli articoli del ddl sulle delle variazioni di bilancio approvati da Sala d’Ercole. Oltre ad alcune norme tecniche, l’Ars ha stato rivalutato l’onere a carico della Regione per il concorso alla finanzia pubblica in un milione e 208 mila euro per il 2016, 1.301 milioni per il 2017 e 1.304 per il 2018. La discussione riprenderà martedì prossimo. Forza Italia, Lista Musumeci e Movimento cinquestelle hanno annunciato che non parteciperanno al voto finale.