Nessun nipote, nessun fratello o sorella ancora in vita né ultimi desideri da esaudire, se non uno in particolare. Vita Carrapa, morta lo scorso febbraio a 95 anni, aveva ben chiaro cosa ne sarebbe stato della sua eredità: nelle sue volontà ha specificato che andasse in dono all’Asl Lecce 1, per realizzare un ospedale nella sua città, Maglie.
Antonio Giannuzzi, consigliere comunale di Maglie e custode dei desideri della donna, parla di “una struttura di cura ed assistenza che dovrà essere intitolata a Carrapa Paolo e sorelle”. Giannuzzi aggiunge che la pensionata non è mai stata la sola convinta di questa scelta singolare: anche le sorelle Maria Antonietta e Maria Nicolina, e il fratello Paolo, avrebbero espresso la stessa volontà in vita.
Il rapporto con l’Azienda sanitaria locale leccese procede con la massima cautela, fa sapere il consigliere comunale, per via della “consistenza” della cifra ereditata. Potenzialmente, l’azienda potrebbe disporre dei tre milioni della signora Vita da subito.