CATANIA – Una ricognizione tra le ditte pubbliche e private che potrebbero avere interesse ad assumere gli ex dipendenti Multiservizi. L’ha avviata l’amministrazione comunale, insieme alla Prefettura, per verificare la possibilità di inserire nel mondo del lavoro i 38 ex giardinieri Multiservizi. A cominciare dall’incontro con la Ipi – Oikos, il raggruppamento di imprese che gestisce l’appalto per la raccolta dei rifiuti che si terrà questa mattina. A chiedere delucidazioni sulla situazione della partecipata del Comune molti consiglieri comunali che, ieri pomeriggio, nella fase delle interrogazioni, hanno chiesto all’amministrazione quali iniziative siano state avviate e quali strade siano al vaglio delle istituzioni per la risoluzione della spinosa questione, a cominciare dall’incontro previsto per oggi.
“Quello con la Ipi – Oikos sarà un incontro interlocutorio – spiega il vicesindaco, Marco Consoli. Valuteremo una serie di possibili iniziative da avviare con loro – prosegue – rispetto naturalmente a quello che è il capitolato d’appalto vigente e la normativa vigente, che serviranno per valutare se poter avviare un percorso di inserimento graduale per gli ex lavoratori di Cesame e anche di Multiservizi”. Una volontà, quella di percorrere tutte le strade possibili per fare in modo che gli ex dipendenti possano avere nuovamente un’occupazione, che era stata espressa dal sindaco e dalla presidente del Consiglio comunale, Francesca Raciti, insieme a i capigruppo consiliari, nel corso di un incontro durante il quale l’amministrazione aveva preso l’impegno di studiare, insieme al Prefetto, una soluzione percorribile per gli ex lavoratori della partecipata del Comune.
”L’impegno che abbiamo preso con gli ex giardinieri – continua Consoli– era di consumare alcune tappe e, una di queste, era quella di acquisire elementi che metteranno Prefettura e amministrazione nelle condizioni di battere una strada con assoluta facilità, senza incontrare ostacoli di nessun tipo. Primo elemento di valutazione – aggiunge – riguarda le categorie protette: grazie alla Commissione provinciale per l’impiego siamo entrati in possesso di tutte le richieste delle aziende pubbliche e private in ordine alle disponibilità di posti da riservare per legge. Il Comune poteva uscirsene scaricando la responsabilità su chi aveva avviato un percorso non troppo chiaro – sottolinea poi il vice di Enzo Bianco – anche se fatto in buona fede perché sul piatto c’era la sorte di 38 padri di famiglia. Forse però è stato un approcio un po’ superficiale da parte della passata amministrazione”.
Troppo semplice, per Consoli, chiudere le porte in faccia. “Questa invece è un’amministrrazione seria, un interlocutore serio, come lo è la Prefettura e come lo sono i sindacati – prosegue. Al di là di chi abbia tracciato precedentemente un percorso, riteniamo che la questione di 38 lavoratori sia di primaria importanza e bisogna trovare una osluzione. Così come per gli ex lavoratori Cesame”.
Fiduciosi gli ex giardinieri che si sentono, però, “usati” dall’azienda e spingono l’amministrazione a portare avanti l’indagine interna per verificare se tutte le scelte effettuate dai vertici Multiservizi negli scorsi anni siano state corrette. “Sono state tante le anomalie – afferma Alòfonso Giordano, tra gli ex dipendenti. Ma aspettiamo il prossimo 14 novembre per capire quale sarà la nostra sorte”. Giovedì prossimo, infatti, si terràù un incontro in Prefetura.
