PALERMO – Achraf Lazaar prova a prendere per mano il Palermo. L’esterno marocchino, tra gli ospiti dell’appuntamento presso lo store ufficiale di via Paternostro assieme a Franco Vazquez, ha parlato del momento della formazione rosanero, imbattuta da sette giornate e pronta a chiudere alla grande il 2014 con la sfida di Bergamo contro l’Atalanta. Un match duro anche secondo Lazaar, ma che potrebbe proiettare, in caso di vittoria, la compagine guidata da Beppe Iachini in zone fin qui inesplorate della classifica, cioè quelle che a fine stagione possono anche dare un pass per l’Europa: “All’Europa io ci credo – ha esordito il marocchino – , e se continuiamo in questo modo, con il sacrificio e il gruppo solido, possiamo fare grandi cose. Finire la stagione con una vittoria sarebbe importante, l’Atalanta è una squadra temibile in casa e dovremo stare attenti a non dover fare errori per portare a casa un risultato positivo. Bisogna stare con i piedi sempre per terra e fare un passo alla volta. Per ora abbiamo fatto delle buone cose ma sappiamo di poter fare ancora meglio. Sarei contento se la squadra riuscisse a scalare ulteriormente le posizioni della classifica. La nostra forza è il gruppo, c’è grande spirito di sacrificio e seguiamo da vicino i giocatori più esperti per migliorare in maniera costante”.
Un Lazaar che sta provando a crescere, in quella che è la sua prima stagione nella massima serie in Italia: “L’impatto con la serie A è stato importante, anche se un infortunio mi ha un po’ limitato all’inizio. Ora mi sento meglio e spero di migliorare, sia per il Palermo che per la Nazionale marocchina. Mi dispiace non poter giocare la Coppa d’Africa perchè è una competizione molto importante, ma purtroppo per una prevenzione dalla malattia abbiamo preferito non partecipare. Voci sul Crystal Palace? Queste cose riguardano la società e il mio manager. Se ne parlerà più avanti, ma al momento io penso solo a far bene con il Palermo. Manca il gol? Ci sono andato vicino in un paio di occasioni, ma non sono ossessionato dal farlo. Se verrà, sarà frutto del lavoro di squadra. Io sono spesso presente nella manovra offensiva, dunque spero di dare ancora il mio contributo. Concorrenza nel mio ruolo? No, per niente. Anzi con Emerson sono molto legato, è un giovane di grande talento. Gli altri compagni sono tutti preparati e infatti ogni settimana bisogna lavorare per guadagnarsi un posto da titolare”.
