PALERMO – La nazionale come stimolo per rigenerarsi. Achraf Lazaar non ha partecipato al ritiro del Palermo in Friuli per rispondere alla convocazione del c.t. marocchino Baddou Zaki, ma la sua testa non può non andare alla situazione difficile in casa rosanero, e ad un esordio in serie A più complicato del previsto per il giovane esterno mancino: “È uno dei gradini che devo ancora salire. Bisogna mettere sempre tanta testa in questo lavoro per arrivare in alto”, ha detto Lazaar alla Gazzetta dello Sport, parlando del suo salto in massima serie. “Deve andare bene, se Dio vuole”, ha aggiunto il tornante ex Varese.
Per andare bene, però, bisognerà fare un salto in avanti in classifica. Al momento il Palermo è ultimo e non ha ancora vinto una partita in stagione. Un cruccio che preoccupa la tifoseria, ma ancor di più i giocatori. Tutti i sogni estivi, al momento, vanno messi da parte per puntare alla salvezza: “Prima dobbiamo salvarci – ha ammesso Lazaar – e poi potremmo pensare al resto. Dobbiamo salire un gradino alla volta. Ognuno di noi vorrebbe poter rispondere che vuole il massimo ma purtroppo in questo momento non è facile. Sono sicuro, però, che alla fine otterremo quello che meritiamo. Ora dobbiamo solo dimostrarlo in campo, visti i recenti risultati. Ho tanti sogni nel cassetto: prima di tutto salvarmi con il Palermo disputando una grande stagione; poi, visto che c’è la coppa d’Africa, vincerla. Soprattutto perché si svolgerà in Marocco”.
Chi ha dato piena fiducia a Lazaar sin dal suo approdo a Palermo è Beppe Iachini: “Mi piace molto come allenatore – ha dichiarato il giovane marocchino – e mi ha insegnato tanto anche se lo scorso anno sono arrivato a gennaio. Rischio esonero? Spero di no. Ci teniamo tutti a lui, insieme abbiamo fatto la storia”. Una storia che per il momento sembra poter proseguire, anche se col presidente Zamparini tutto è possibile: “Siamo professionisti e sappiamo bene come comportarci – conclude Lazaar -. Noi pensiamo solo a lavorare in campo e a dare sempre il 100%: il resto non conta. Il presidente ci sta sempre vicino e ci carica, non penso che farà mai qualcosa che possa andare contro la squadra o danneggiarla in qualsiasi modo”.
