Le due donne uccise a Naro: falso l'alibi del presunto assassino

Le due donne uccise a Naro: falso l’alibi del presunto assassino

Gli abiti erano sporchi di sangue
LE INDAGINI
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AGRIGENTO – Avrebbe provato a fornire un falso alibi a carabinieri e pm della Procura di Agrigento, ma è stato smentito. Omar Edgar Nedelkov, il romeno 24enne fermato venerdì sera perché indiziato duplice omicidio di Delia Zarniscu, 58 anni e Maria Rus di 54 anni, nonché di vilipendio del cadavere di quest’ultima, ha riferito in prima battuta a investigatori e inquirenti d’essere stato “al bar con la fidanzata” nella notte giovedì e venerdì ossia quando sono state trucidate, nelle abitazioni del centro storico di Naro, le due donne. 

La versione falsa

La fidanzata, sentita in caserma, avrebbe però rivelato che Omar le avrebbe chiesto di confermare la sua falsa versione. I carabinieri del comando provinciale di Agrigento, che conducono le indagini con il coordinamento del procuratore Salvatore Vella e del pm Elettra Consoli, hanno aggiunto nel provvedimento di fermo anche questo indizio che adesso sarà valutato dal gip Iacopo Mazzullo chiamato a pronunciarsi sulla richiesta di convalida del fermo e sulla custodia cautelare. 

La madre

La madre del 24enne romeno fermato, per il duplice omicidio e vilipendio di cadavere delle connazionali cinquantenni, avrebbe raccontato che il ragazzo si era cambiato i vestiti sporchi di sangue. Anche questo indizio, così come le dichiarazioni della fidanzata e del barista che hanno smentito la presenza del giovane in un bar di Naro quella notte, è stato fornito da carabinieri e pm al gip Iacopo Mazzullo dinanzi al quale l’indagato stamani è rimasto in silenzio. 

Le telecamere all’esterno dell’abitazione di vicolo Avenia, dove è stata trovata carbonizzata Maria Rus, lo hanno inoltre immortalato mentre entrava e usciva dalla casa, riprendendolo con i pantaloni parzialmente slacciati mentre si allontanava per dirigersi – secondo l’accusa – in via Vinci dove vivere Delia Zarniscu. L’amico 50enne, con cui era a cena a casa di Delia, avrebbe riferito di avere capito quello che era successo e di avere fatto a botte con il 24enne quando gli avrebbe manifestato l’intenzione di chiamare i carabinieri.

Il comune pagherà le spese per il trasporto

“Strazia il cuore a vedere e parlare con Marcela. Ho voluto incontrarla per capire se e come il Comune può aiutarla. Mi ha spiegato che subito dopo i funerali la loro intenzione è quella di riportare la mamma in Romania e seppellirla laddove è tumulata una figlia della donna, morta neonata. Ci siamo messi a disposizione per contribuire alle spese”. Lo ha detto, commossa, Maria Granzia Brandara che è la sindaco di Naro. Alcune donne romene che da tempo vivono a Naro hanno chiesto alla sindaca se era opportuno o meno organizzare una raccolta di fondi per aiutare.


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