Solidarietà e stima.

Solidarietà e stima.
Perchè la Regione non interviene seriamente sulle linee aeree per garantire a chi vive e abita in Sicilia di potere raggiungere le altre città comodamente. Siamo anche noi italiani questo governo regionale come tutti gli altri si è dimostrato incapace di garantire a noi tutti siciliani la continuità territoriale. Che venga un Presidente della Regione più capace a far rispettare le ns esigenze senza dovere elemosinare ma pretenderle dal Governo Nazionale.
Per LaGalla occorrono funzionari laureati per far andare le cose.Assunzioni inutili.Il resto alla malora.
Infestano I quartieri che invadono e tormentano i residenti. Delinquenti da generazioni dalle nonne in poi.
Tutti dentro...
Cosa c’entra Confindustria Sicilia con il mondo economico locale…………. piccolissime imprese, artigiani e ditte individuali. Questo è il tessuto economico locale. C’ancora qualche eccellenza nel manifatturiero che, però, non fa primavera. Il presidente cinese è venuto a cercare ed a prometterne turisti. L’Italia è già un boccaporto noto per gli operatori economici cinesi che conosco un solo modo per intendersi con i loro interlocutori: gli ”sghei” con i quali concludono gli affari e che ad oggi ci fanno assistere alla desertificazione delle attività prossime alla loro presenza. Basterebbe informarsi con i poli tessili del nord Italia……. una telefonata anche da fisso
Intanto arriveranno presto 1200 turisti cinesi a settimana a Palermo tutto l’anno e questi non stanno mezza giornata come i croceristi che non spendono niente, perchè staranno almeno tre giorni e i cinesi investiranno anche sui villaggi turistici.Questi sono fatti non le solite stucchevoli chiacchere.Magari un pò più di progetti e ottimismo e meno fatalismo verghiano ci farebbe molto bene a noi siciliani
Confindustria in Sicilia: 1700 aziende, oltre 100.000 dipendenti, più di 1 miliardo di fatturato, purtroppo lei ha dati diversi dalla realtà ed offende tutti gli imprenditori e con essi i lavoratori rappresentati da Confindustria.
Di solito non replico, ma Lei apre il telo e mi attribuisce qualcosa che è contraria ad oggi mia intenzione: l’offesa ai lavoratori, che, per onore di verità, sono rappresentati dalle organizzazioni sindacali e non certo dalla controparte associazione imprenditoriale, e delle aziende delle quali ho grande rispetto (comprese quelle pubbliche FS, RFI, ENEL, TIM, AST, AMAT, AMAP, ANAS….) e quelle in perenne sosta per riorganizza-ristruttura-zione (ITALTEL, ANSALDO, ITAL CEMENTI…….)……. e la fermo qui!
Nessun pessimismo nobile Normanno. Solo che l’arrivo dei turisti interesserà e coinvolgerà piccole e piccolissime aziende che sono ogni giorno, tra sacrifici e difficoltà in perenne accoglienza dei turisti che dal mondo intero arrivano. Quelle stesse piccole imprese che non sono destinatari di alcun pensiero di attenzione da parte dell’alta rappresentanza della confindustria…… E che vanno oltre che incoraggiati, sostenuti con politiche di micro economia.
La ringrazio per il nobile,ma a parte la disputa sull’efficacia della rappresentanza della confidustria siciliana,non le sembra che in questo momento la domanda centrale non sia questa ma sia se questa città,in tutte le sue componenti è capace finalmente di proporre un progetto di sviluppo che riguardi principalmente turismo,agroalimentare,logistica infrastrutturale dei porti di Palermo e Termini Imerese e che si confronti tramite il governo con il colosso cinese?un piano,delle idee che possano essere di reciproco vantaggio per noi e loro naturalmente, ma che faccia della via della seta un’occasione storica di sviluppo della nostra terra per molti motivi sottosviluppata economicamente?