Una cinquantina di nomine in due anni. Ma solo per contare i fedelissimi. Il nuovo numero di “S”, il magazine che guarda dentro la cronaca, in edicola da sabato 18 settembre, analizza gli incarichi di sottogoverno affidati da Raffaele Lombardo agli esponenti del Movimento per l’Autonomia e agli indipendenti più vicini alle sue posizioni: dalla recente partita per le Sovrintendenze ai beni culturali ai consigli di amministrazione di teatri, Parchi e società partecipate, il presidente della Regione ha piazzato un esercito di uomini di riferimento nelle posizioni-chiave dell’amministrazione.
Nell’elenco di nomi, anche molti candidati sconfitti alle elezioni: dalla corsa per l’Ars a quella per il Senato, dalla corsa per i Comuni a quella per un seggio in consiglio provinciale, spesso all’attività di gregario portatore di voti è seguita una ricompensa di sottogoverno. Per tutti parlano i casi di Giancarlo Granata, chiamato alla Multiservizi dopo una candidatura alle Regionali, dell’ex sottosegretario Marianna Li Calzi, finita nel cda di Unicredit dopo essersi misurata con le Politiche, o di Emanuele Spampinato, indicato alla guida di Sicilia e-Servizi dopo aver fallito l’approdo all’Ars.
Ma anche per chi è riuscito a piazzare lo scatto vincente in campagna elettorale, in qualche caso, è arrivato un incarico: sono almeno quattro, infatti, i sindaci di piccoli centri che all’incarico di primo cittadino ne sommano uno targato Regione. È il caso, ad esempio, di Andrea Scarpignato, che guida il Parco dell’Alcantara, o di Renato Sgroi Santagati, nominato nel cda di Sicilia Lavoro. Nell’elenco, però, non ci sono solo sindaci: nell’elenco si contano molti consiglieri provinciali ed ex assessori messi alla porta durante le turbolenze politiche degli ultimi mesi. Come ad esempio Giulio Cusumano, che dopo essere stato silurato da Diego Cammarata nella giunta palermitana si è consolato con la vicepresidenza dell’Ast. Lombardo, però, si difende: “I dirigenti – dice il presidente della Regione – li sceglie la mia amministrazione. E la responsabilità è mia”.
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