Leanza: "Tanti proclami, ora pensiamo ai ddl" - Live Sicilia

Leanza: “Tanti proclami, ora pensiamo ai ddl”

Il deputato sprona il governo a passare dalle parole ai fatti dopo gli annunci sul casinò di Taormina e sul ddl sull'immigrazione. “Sono già stati presentati dei disegni di legge in commissione”, dice Leanza.

Parla il capogruppo Udc
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PALERMO – La legge sull’immigrazione, il casinò di Taormina ed una nuova normativa sul diritto allo studio. Tre argomenti caldi. E soprattutto sull’emigrazione e sul casino della cittadina ionica in provincia di Messina in queste ore si sono espressi esponenti della giunta Crocetta. “Serve una legge sull’immigrazione”, è stato il coro intonato dall’assessore all’Energia Nicolò Marino e dal presidente dell’Assemblea regionale siciliana Giovanni Ardizzone questa mattina in un convegno tenutosi presso la Sala Rossa di Palazzo dei Normanni. “Abbiamo già depositato un disegno di legge in materia – dice il capogruppo dell’Udc Nicola Leanza -. Prevede in prima battuta il riconoscimento dei diritti inviolabili dell’individuo, norme precise per gli apolidi ed i richiedenti asilo”. Il disegno di legge, presentato in commissione Affari istituzionali, prevede anche l’istituzione di un osservatorio regionale per l’immigrazione ed il diritto d’asilo. “Ci siamo confrontati con diverse associazioni, come la Caritas”, precisa.

Ad aprire alla casa di gioco di Taormina è stato anche in questa circostanza l’assessore Marino: “Il casinò a Taormina? Perché no – ha detto -. Si parla sempre di rischio infiltrazioni mafiose, ma di casinò ce ne sono diversi in giro per l’Italia. Non condivido la logica del non fare per il pericolo della mafia, questo è un ragionamento che non si addice a chi governa. Noi governiamo e dobbiamo dare risposte, gli strumenti per contrastare la mafia ci sono”. E Leanza anche in questo casa rilancia: “Abbiamo già presentato una legge voto in modo che il Parlamento possa affrontare la questione con una forte sollecitazione da parte della Regione”. L’altro tema importante riguarda il diritto allo studio, in merito al quale manca una legge regionale. Anche in questa circostanza esiste un disegno di legge in commissione. “Basta con i proclami – conclude Leanza -, discutiamo ora delle leggi nelle sede opportune. Siamo pronti anche ad emendare e a confrontarci sulle possibili modifiche, i nostri possono essere provvedimenti su cui incardinare iniziative più articolate e avanzate”.

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