CATANIA – Una legge a sostegno delle povertà. Di quelle storiche e di quelle nuove, sempre più in ascesa, alimentate dalla pandemia e dalla crisi economica.
La legge per contrastare la povertà
Si è appena conclusa la riunione dei capigruppo per discutere la legge per contrastare la povertà, proposta da Emiliano Abramo, esponente della Comunità di Sant’Egidio e raccolta dal presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè. Una serie di norme per sostenere economicamente le strutture accreditate che operano attivamente nel sociale, consentendo alla schiera sempre più nutrita di indigenti di riempire lo stomaco e trovare un letto caldo.
Il commento di Abramo
“Siamo assolutamente soddisfatti e per questo ringrazio il presidente Miccichè e tutti i capigruppo – commenta Emiliano Abramo che ha esposto ai deputati le ragioni che hanno fatto partire questa iniziativa. “Il dato di partenza è che Eurostat segna la Sicilia come regione più povera d’Europa e che nella distanza tra Politica e povertà, si insinua la rabbia sociale – afferma. Serve per qusto un intervento rapido, perche siamo in completa emenrgenza aggiunge – ma anche concreto, che non disperda fondi.
L’iter della legge
La proposta di legge è stata sottoscritta da tutti i capigruppo. Il presidente Micciché ha proposto di inviarla in commissione Sanità in sede redigente (ovvero senza emendamenti) per avviare un iter spedito. In caso di approvazione, una delle caratteristiche è che i fondi, che l’assemblea provvederà a reperire, saranno destinate a strutture già operanti e accreditate presso la Regione.
Le tempistiche
“Ringrazio il presidente Miccichè e tutti i capigruppo – conclude Abramo che ha partecipato alla seduta durante la quale è stato nominato consulente della commissione Sanità, a titolo ovviamente gratuito, per seguire l’iter della legge e il suo perfezionamento. Verosimilmente, i frutti potranno essere gi colti nel giro di qualche settimana, un paio di mesi al massimo. Il tempo, d’altronde, è poco.