Zuppi si affida alla Madonna di Mompileri per la pace in Ucraina

Il cardinale Zuppi dalla Madonna di Mompileri per la pace in Ucraina

La visita del presidente della Cei

CATANIA – “Una delle intenzioni che porterò alla Madonna di Mompileri riguarderà la pace”. E così è stato. Il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana, è arrivato alla falde dell’Etna consapevole che la missione affidatagli da Papa Francesco, affinché tra russi e ucraini possa aprirsi un canale di dialogo, necessita di energie straordinarie. Il porporato ha partecipato ieri alla celebrazione per l’anno giubilare dedicato ai cento anni dalla erezione a santuario dell’antica chiesa di Maria Santissima di Mompileri, a Mascalucia. Lì dove, nel 1704, fu ritrovato intatto il simulacro della Vergine realizzato nella bottega del Gagini, dopo che un manto di lava lo aveva ricoperto completamente. 

Zuppi a Sant’Egidio

Matteo Zuppi ha concelebrato con monsignor Luigi Renna, l’arcivescovo metropolita. Prima ancora però è stato accolto dalla Comunità di Sant’Egidio, realtà ecclesiale che lo stesso Zuppi ha contribuito a fondare nel quartiere di Trastevere a Roma. L’incontro è avvenuto nella chiesa di Santa Chiara, in pieno centro storico a Catania. Ad accompagnarlo c’era Emiliano Abramo, uno dei volti simbolo del movimento in Sicilia. Nessun formalismo, nessun “eminenza”. Perché l’arcivescovo di Bologna si è presentato e ha preteso di essere chiamato semplicemente Matteo. Dai più giovani come da quei migranti che prima sono stati aiutati dagli attivisti di Sant’Egidio e oggi, a loro volta, aiutano i più bisognosi della città.

Matteo per tutti, insomma. Un approccio senza fronzoli, ma carico di preoccupazione. Incontrando la prefetta Maria Carmela Librizzi e il rettore dell’Università di Catania, Francesco Priolo, ha appreso che la dispersione scolastica “in alcuni quartieri tocca il 22%”. Un dato tra i più alti in Italia, tant’è che Luigi Renna ha istituito di recente un ufficio diocesano dedicato a quella che ormai ha le dimensioni di una piaga sociale. 

Dispersione scolastica

“La sfida educativa riguarda tutto il nostro Paese”, ha spiegato il presidente della Cei a LiveSicilia. “Credo che la Chiesa abbia un grande ruolo, ne sente tanto la responsabilità, cerca alleati”, ha detto ancora Zuppi. “Papa Francesco vede nell’educazione un villaggio. Un villaggio dove non c’è soltanto un educatore, ma dov’è l’intera comunità ad educare. La Chiesa, insieme a tanti, vuole che questo villaggio funzioni e che l’educazione non significhi necessariamente scappare via dal proprio paese”, ha spiegato.

Guerra ed Europa

Neanche una settimana fa, al Meeting di Comunione e Liberazione a Rimini, Zuppi ha rampognato l’Unione Europea sullo scarso impegno diplomatico a favore della pace in Ucraina. Un punto di vista ribadito anche al nostro giornale. “L’Europa ha un patrimonio straordinario di consapevolezza. L’Unione nasce dalla sofferenza della guerra, dalla tragedia del nazi-fascismo, e sui valori della persona. Qualunque guerra è la distruzione dei valori della persona”, ha sottolineato. 

E ancora: “L’Europa deve certamente crescere cercando di affrontare e risolvere quei problemi che sono sostanzialmente europei, come il conflitto in Ucraina, e deve aiutare il mondo a dotarsi di strumenti efficaci affinché non sia la guerra a risolvere i problemi, ma il diritto”.

Sbarchi a Lampedusa

Migranti. La giornata di ieri è stata l’ennesima segnata dall’alto numero di sbarchi in Sicilia. Anche su questo tema il cardinale ha richiamato l’Ue affinché ci sia maggiore collaborazione nella gestione del fenomeno. “I governi europei – conclude – devono uscire dalla logica dell’emergenza perché è impossibile pensare che questo flusso s’interrompa. Bisogna creare una rete efficace e, soprattutto, combattere l’illegalità con la legalità”.  


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