L’Etna e lo Jonio |conquistano l’Expo - Live Sicilia

L’Etna e lo Jonio |conquistano l’Expo

Cala il sipario sulle due settimane di permanenza dei Gal Etna ed Etna Alcantara con il Gruppo d'azione della costiera. Buon riscontro di pubblico: e, adesso, a quanto sembra si è pronti a lanciare la sfida.

Il resoconto
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MILANO. Nel nome dell’Etna e della riviera ionica. Cala il sipario su quelli che sono stati quindici giorni consecutivi di esposizione, degustazione, promozione e confronto a tappeto sui prodotti e le risorse che dalle alte quote della Montagna arrivano fino allo Jonio. L’esperienza dei Gal Etna ed Etna-Alcantara assieme al Gruppo di azione costiera lascia l’Expo al termine di due settimane dove a farla da padrona sono state le eccellenze del territorio. L’arancia rossa ed i limoni; il pistacchio del consorzio brontese e l’innovativo succo di fico d’india; passando per le conserve, il miele, la mandorla, la pasta, l’olio e, ovviamente, l’imponenza del vino etneo. A Milano nel cluster del Bio-Mediterraneo si è assistito ad rivoluzione del gusto che ha messo in risalto la tenuità dei prodotti. Le migliaia di visitatori di questi giorni hanno apprezzato arrivando a creare un passaparola che ha avuto un effetto domino capace di far affluire, solo negli ultimi giorni, centinaia di visitatori. Ora, però, serve dare un seguito: un cambio di passo che possa far capitalizzare quanto seminato all’Expo.

“Quello che è stato creato e lanciato è un nuovo sistema di marketing del territorio – spiega Cettino Bellia presidente del Gal Etna-Alcantara -: questa esperienza ci dice in modo convinto e netto che sta per scattare una nuova stagione. Ora, inizia un’altra grande avventura: dobbiamo ripartire fin da subito perché i produttori e i commercianti della nostra terra ci chiedono di non disperdere nulla di quanto creato qui a Milano. Ci riuniremo con loro: il tessuto imprenditoriale che abbiamo sull’Etna è di grande qualità, non è chiuso a riccio e all’Expo è stato un esempio da imitare. Vedrete cosa saremo in grado di fare”.

“Mettendo assieme l’attività pubblica con il privato, mettendoci dentro la parte buona delle scuole, che qui si sono distinte per la loro professionalità, può essere lanciata la sfida la mercato globale – racconta Carmelo Messina direttore del Gac -. Siamo fieri di ciò che abbiamo fatto: siamo fieri che le nostre produzioni siano state rese visibili ed apprezzate da centinaia e centinaia di persone”.

Un capitolo a parte lo merita l’aspetto vinicolo, solo fino a qualche tempo “snobbato” da tutti, oggi i vitigni e la relativa produzione sull’Etna è addirittura tra le più rinomate ed apprezzate: “La nostra isola è la regione più biologica d’Italia, ben il 38% della viticoltura bio nazionale è prodotta da noi – spiega Ernesto Del Campo direttore del Gal Etna – e la nostra zona, quella dell’Etna che è compresa tra tre Parchi naturali ed una riserva marina, dà assoluta garanzia di alta qualità nelle produzioni alimentari e ittiche”

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