CATANIA – Rischia di diventare l’ennesima incompiuta. Stiamo parlando della Libertinia, entrata solo l’anno scorso al centro di un’inchiesta su presunte infiltrazioni mafiose, ma che da tempo è ferma al palo per motivi che i burocrati negli anni hanno cercato di spiegare. Le parole come sempre lasciano il tempo che trovano, ma in Sicilia siamo abituati agli spot che rimangono tali.
Ma in un clima di crisi generale dell’edilizia sbloccare le opere pubbliche sarebbe una boccata di ossigeno troppo ghiotta per le aziende del comparto. E allora in pieno annegamento hanno preso il toro per le corna i sindacati, che sono andati a bussare direttamente alla porta dell’assessore regionale Nico Torrisi.
E i soldi assicurano da Palermo sono disponibili. 111 milioni per il finanziamento del primo lotto. A Rosaria Rotolo, segretaria generale della Cisl di Catania e a Nunzio Turrisi, segretario generale della Filca Cisl provinciale, l’assessore Torrisi ha confermato anche la prossima convocazione del tavolo con l’Anas e i rappresentanti dei lavoratori per avere un quadro più chiaro sullo stato dell’opera viaria e quali impegni possa assumere la Regione.
“Completare la Libertinia – dicono Rosaria Rotolo e Nunzio Turrisi – è importante per migliorare la viabilità del Calatino, per realizzare un necessario collegamento tra Ragusa e l’autostrada Palermo-Catania e per dotare il territorio di una fondamentale infrastruttura in vista del Distretto del SudEst”.
Alla riunione della Cisl però oggi si è parlato anche di un’altra opera viaria e cioè la SS 284. Il primo agosto tutti ad Adrano, nei pressi dello svincolo per Bronte, per partecipare ad una mobilitazione unitaria volta a puntare i riflettori sulla Statale “incompiuta”.
“Sulla strada del lavoro” è lo slogan che Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil hanno dato alla manifestazione che partirà dalle 8.30. Saranno presenti i sindaci dei comuni etnei di Adrano, Bronte, Maniace, Maletto, Randazzo e del Messinese, Cesarò e San Teodoro.
“L’ammodernamento del 2° tratto della S.S. 284 Adrano-Bronte – dicono i sindacalisti – è un’opera di grande importanza sotto il profilo sociale e per lo sviluppo del territorio e darebbe una immediata risposta occupazionale a centinaia di lavoratori e dell’indotto. Nonostante i finanziamenti siano già stati deliberati dal CIPE il 3 agosto 2011, come si evince dalla Gazzetta Ufficiale n. 304 del 31/12/2011, a oggi il governo regionale non ha provveduto al stipulare il “contratto istituzionale di sviluppo” con l’ANAS, atto indispensabile per espletare la gara d’appalto”.
E se il governo regionale ha fornito chiarimenti sulla Libertinia, deve fare lo stesso per la SS 284. E in generale per le tante situazioni di stallo. “Deve spiegare come intende combattere la disoccupazione e dare risposte immediate al bisogno infrastrutturale della nostra regione, infrastrutture utili senza le quali – scrivono i sindacalisti della Cisl – non è pensabile parlare di sviluppo”. La domanda è stata posta, ora si attendono risposte. E il tempo è scaduto da un pezzo.