L’emittente televisiva TeleGiornale di Sicilia di Palermo ha avviato la pratica di mobilita’ per l’esubero di nove dipendenti. Le figure interessate ai licenziamenti collettivi sono cinque giornalisti, compreso il coordinatore redazionale, tre tecnici di montaggio e operatori di ripresa e un tecnico radio.
L’Ordine dei giornalisti Sicilia si schiera, afferma in una nota, “fermamente a fianco dei nove colleghi del Telegiornale di Sicilia (Tgs), nei confronti dei quali sono state avviate le pratiche di mobilita’ per l’esubero”. “Una decisione, quella dell’azienda – prosegue la nota – che non possiamo accettare, che riguarda un’emittente storica del giornalismo siciliano e punto di riferimento di tanti ascoltatori che verrebbero privati di un’ulteriore fonte di informazione, in un momento storico gia’ segnato da una forte crisi dell’editoria”. “Le figure interessate ai licenziamenti collettivi – ricorda l’Ordine dei giornalisti – sono cinque giornalisti, compreso il coordinatore redazionale, tre tecnici di montaggio e operatori di ripresa e un tecnico radio. L’avvio del procedimento e’ stato comunicato con una lettera inviata ai sindacati, al fiduciario di redazione e alla direzione Ammortizzatori sociali del Centro per l’impiego di Palermo”. La societa’ ha alle proprie dipendenze diciannove lavoratori con contratto a tempo indeterminato tra full time e part time, tutti a Palermo, compresi sei nell’area redazionale, otto in quella tecnica per la tv e cinque per la radio. Anche di fronte a motivazioni legate alla crisi economica e alle sue conseguenze, l’Ordine – chiosa la nota – non puo’ che stigmatizzare politiche che vedono il licenziamento come una soluzione”.
“La decisione di procedere con il licenziamento di 9 dipendenti da Tgs rischia di essere il colpo di grazia inferto all’informazione siciliana. L’avvio della procedura di mobilità è una scelta inaccettabile e non può essere la soluzione al problema dei ricavi rappresentato dall’azienda”. Lo afferma in una nota la Figec, Federazione italiana giornalismo, editoria e comunicazione federata alla Cisal. Il sindacato stigmatizza le motivazioni della proprietà legate alla crisi: “Tgs è un’emittente storica – spiega la Figec – non è possibile che a fronte di un calo dei ricavi l’azienda ribalti tutte le responsabilità sui lavoratori licenziando cinque giornalisti, compreso il coordinatore redazionale, tre tecnici di montaggio e operatori di ripresa e un tecnico radio, sui 19 dipendenti in servizio. Ci sono poi dei meccanismi che andrebbero rivisti. Il gruppo editoriale ha percepito contributi pubblici per il sostentamento, sia a livello nazionale sia a livello regionale, e dovrebbe avere l’obbligo di tutelare i livelli occupazionali. Chiediamo in tal senso un intervento del governo regionale e di verificare, bilanci alla mano, ogni strada percorribile che sia alternativa alla perdita di posti di lavoro”.
“E’ un fatto gravissimo, verrebbe meno una voce importante a garanzia del pluralismo dell’informazione da parte di una emittente regionale storica che ha da sempre seguito e raccontato, con i suoi notiziari, le interviste e gli approfondimenti in studio la cronaca e la storia della nostra citta’”. Lo dicono i segretari di Cgil e Slc Palermo, Mario Ridulfo e Marcello Cardella, sulle vertenza al Tgs. ” Siamo accanto ai lavoratori, tecnici e giornalisti – aggiungono – che con impegno e professionalita’ da anni hanno messo a disposizione le loro competenze e che hanno creduto nel rilancio della testata. E faremo di tutto per scongiurare i licenziamenti”. “Chiediamo l’annullamento dei licenziamenti e il ricollocamento dei lavoratori in altre aziende del gruppo – affermano i sindacalisti – e rivolgiamo un appello alla politica e alle istituzioni affinche’ si mobilitino per scongiurare lo smantellamento della redazione giornalistica televisiva e del suo apparato tecnico a salvaguardia dell’occupazione e del diritto all’informazione dei cittadini. Le motivazioni alla base della richiesta di licenziamento parlano di costante riduzione dei ricavi e di una riorganizzazione interna che passera’ dal sacrificio della produzione del telegiornale locale e regionale a vantaggio di un’offerta televisiva che, prevede il mantenimento dei soli notiziari nazionali, di trasmissioni sportive e di intrattenimento, sui cui la societa’ intende puntare, in linea con le prospettive aziendali del Gruppo. Noi siamo convinti invece – chiosano Ridulfo e Cardella – che, all’interno delle scelte aziendali, la testata debba essere rilanciata mantenendo e rafforzando i servizi delle edizioni del telegiornale locale, per garantire maggiori introiti pubblicitari e finanziamenti. E non procedendo al taglio indiscriminato degli organici, facendo pagare il conto della razionalizzazione ai lavoratori”.
“Tgs ha avviato la procedura di mobilita’ per 9 dipendenti, 5 giornalisti e 4 tecnici. I licenziamenti priverebbero i telespettatori del Tg regionale. Fnsi e Assostampa Sicilia sono impegnati nella trattativa al fine di salvaguardare i livelli occupazionali e affinche’ i telespettatori non siano privati dell’informazione. Le condizioni economiche dell’azienda e della controllante Ses consentono di trovare soluzioni alternative ai licenziamenti”. Lo dice in una nota il sindacato dei giornalisti.