PALERMO- Nunzio Mogavero, forestale di quarantanove anni, ieri a Isnello ha salvato quattro bambini dal fuoco che era divampato in casa. Aveva già soccorso un turista e un cerbiatto, nella sua vita di uomo generoso e coraggioso. Qui racconta come è andata.
“L’ho fatto con il cuore. Ho un problema alla gamba e devo stare a riposo. Ieri ero al funerale del padre di un mio amico. A un certo punto ho sentito delle urla: ‘Al fuoco, al fuoco! I bambini!’. Mi metto a correre con Francesco, il mio amico, un carabiniere che è qui in ferie. Ho visto la gente, la palazzina in fiamme. Francesco e un suo collega mi hanno fatto da appoggio. Mi sono arrampicato per la grondaia. Tutte le persone ci hanno aiutato”.
“Sono entrato dentro. I bambini erano impauriti. Urlavano. Li ho presi uno a uno e li ho calati dal balcone, appoggiandomi all’inferriata. Nelle operazioni mi sono fatto male a un polpaccio e zoppicavo. Ho sentito un’altra bambina piangere e chiedere aiuto: ‘Pure a me, pure a me…’. Era nascosta dietro un vaso con la pianta. L’ho presa e ho calato anche lei. Pensavamo che ci fosse un’altra bambina che dormiva. Sono rientrato con una pezza sulla bocca. Lacrimavo e tossivo per il fumo. Le fiamme erano alte. La piccola era già scesa da una finestra, per fortuna. Dal basso mi hanno avvertito. Allora sono sceso anche io. Tutti mi applaudivano, ma io ho fatto quello che sentivo nel cuore. Ho due figli a casa”.
“E’ vero, ho ritrovato un turista, tempo fa, ma non sono stato soltanto io – racconta Nunzio Mogavero -. Si era perso e ho segnalato dove era. Altri l’hanno recuperato. E quel cerbiatto che era rimasto impigliato, forse sarebbe morto. Come facevo a lasciarlo lì? Amo le Madonie. Spesso vado sui sentieri in alto e guardo il panorama. Stendo la mano e mi sembra di toccarlo”.
Questo è il cuore di un uomo generoso e coraggioso. Un piccolo, per la sua umiltà, e grande uomo. Grazie, Nunzio.
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