PALERMO – La speranza si è spenta due giorni fa, quando le sue condizioni sono precipitate. Era ricoverato all’Ismett Mattia Orestano, uno dei figli della coppia che è rimasta uccisa nell’incidente sull’A29 ad agosto. Il quindicenne ha lottato fino all’ultimo contro la morte, ma sabato è deceduto in ospedale ed è diventato la quarta vittima del tragico schianto che era già costato la vita ai genitori, Roberto Orestano e Rosa Parrinello, ma anche alla sorella Miriam Chiara, che aveva diciotto anni.
Una famiglia distrutta in cui l’unico sopravvissuto è il fratello maggiore Luca, che stamattina ha portato a spalla il feretro, insieme ai parenti e agli amici più cari. Il funerale è stato celebrato nella chiesa evangelica Gesù Cristo di via Durante, nella zona del Policlinico. Una grande folla ha atteso Mattia per l’ultimo saluto tra le lacrime: in tanti avevano creduto di poter riabbracciare il ragazzo che due mesi fa si era svegliato dal coma, ma le conseguenze dello schianto non gli hanno lasciato scampo.
L’incidente era avvenuto la notte di Ferragosto. L’auto della famiglia Orestano – originaria di Palermo, ma residente a Villagrazia di Carini – era stata tamponata da un’altra macchina: un urto che l’aveva fatta “volare” giù dal cavalcavia, per una decina di metri, tra Fulgatore e Segesta. Al momento dell’impatto Mattia stava dormendo, all’arrivo dei soccorsi le sue condizioni si erano rivelate sin da subito disperate. “Ci vedremo un giorno come questo, fratello mio. Hai lottato pure contro te stesso”, ha scritto Luca su Facebook.
I fuochi d’artificio e le colombe bianche hanno salutato il feretro all’uscita dalla chiesa. “Ci ritroviamo di nuovo qui – dice Rosaria Modica, un’amica di famiglia – ma non avremmo mai voluto. Era già stato doloroso dare l’addio a due genitori splendidi e alla loro figlia. A volte la vita è ingiusta – aggiunge -. Non ci resta che cercare di dare forza e coraggio a Luca, gli staremo vicino con tutto il cuore, ma non riusciamo ancora a credere che anche il piccolo Mattia non ci sia più”.