L'incidente mortale in via Basile | Ballarò piange per l'addio a Litterio - Live Sicilia

L’incidente mortale in via Basile | Ballarò piange per l’addio a Litterio

Il feretro di Litterio Russo

Centinaia di persone hanno partecipato al funerale del ventunenne che ha perso la vita nell'incidente avvenuto in via Ernesto Basile. In chiesa gli amici del Villaggio Santa Rosalia, dove Litterio Russo abitava, e quelli dell'Albergheria, dove era cresciuto.

Palermo, parrocchia San Nicolò
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PALERMO – Ballarò e il Villaggio Santa Rosalia uniti nel dolore. Due quartieri in lacrime per Litterio Russo, il ragazzo di 21 anni che ha perso la vita nel tragico incidente stradale avvenuto lunedì sera in via Ernesto Basile. Oggi è stato il giorno dell’addio e una chiesa gremita di persone ha salutato per l’ultima volta il giovane, accogliendo il suo feretro con gli applausi.

Il corteo è partito da via dei Benedettini alle 9,30 ed ha raggiunto la chiesa di San Nicolò di Bari all’Albergheria, dove centinaia di amici, i parenti e semplici conoscenti di Litterio, indossavano le magliette con il suo volto. Un viso sorridente, sereno, lo stesso che due giorni fa è apparso su una gigantografia appesa nel cuore di Ballarò, la zona dove il ragazzo era conosciuto da tutti nonostante abitasse in piazzale Giuseppe Tenente Anelli.

Il padre, la madre e la sorellina di Litterio si sono stretti in un lungo abbraccio. Straziati dal dolore hanno tentato di trattenere le lacrime, mentre i coetanei del figlio, coloro che con lui avevano trascorso le ultime ore prima della tragedia, non si danno pace: “Non doveva morire – dice una ragazza ad una cugina del giovane – non doveva finire così. Ci manca in ogni istante”.

Quello schianto terribile contro un albero dello spartitraffico che attraversa via Ernesto Basile non gli ha lasciato scampo: Litterio lunedì sera si trovava a bordo della sua Toyota Yaris, ma qualcosa è andata male ed avrebbe improvvisamente perso il controllo del mezzo. Forse era preoccupato per la salute del padre, ricoverato negli ultimi giorni in ospedale. “Non erano state settimane facili per Litterio – dice Francesca davanti alla parrocchia dell’Albergheria -. Non sappiamo però cosa possa essergli successo davvero. Sappiamo soltanto che questa tragedia ce lo ha strappato dalle braccia”.

Come nel resto della città, anche nel cuore di Ballarò stamattina è scesa una pioggia leggera. Sotto un cielo fitto di nuvole le parole del parroco hanno invaso tutta la zona grazie agli amplificatori esterni della chiesa. “E’ un dolore per tutta la comunità – ha detto – ma lo è anche per me personalmente. Lo conoscevo da quando era piccolo, sono in buoni rapporti col padre e la madre, per i quali dobbiamo adesso pregare affinché trovino la forza di affrontare questo momento. Litterio era molto legato al papà e alla mamma – ha proseguito – ricordo che quando era ancora un bambino non faceva nulla se non chiedeva loro prima il permesso. Era un ragazzo cresciuto bene, affettuoso. Lo ricorderemo così per sempre”.


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