PALERMO – “Ci conosciamo da quando siamo nati, siamo cresciuti insieme in un quartiere difficile. Nella nostra comitiva lui era quello più ‘sano’. Sempre con la testa sulle spalle: mai una lite, mai qualcosa fuori dall’ordinario”. Così Vincenzo Lo Nardo, uno degli amici d’infanzia, descrive Saverio Bellante, 34 anni, il palermitano arrestato a Dublino dopo avere massacrato a coltellate il suo padrone di casa Tom O’Gorman, al quale avrebbe tentato di strappare il cuore. Bellante prima di trasferirsi in Irlanda abitava con la sua famiglia nel quartiere popolare della Guadagna; la madre è casalinga, il padre pensionato, ha un fratello maggiore e una sorella alla quale è molto legato.
“L’unica spiegazione che mi do – conclude Lo Nardo – è che fosse sotto l’effetto di qualche stupefacente che gli abbia fatto perdere la ragione”. Lo Nardo affida anche una riflessione alla sua pagina Facebook: “E poi vieni a sapere che uno dei tuoi migliori Amici fa una pazzia…ancora piango e tremo. Non posso credere che sia stato proprio lui. Devastato. spero di svegliarmi e scoprire che era un incubo”.