CATANIA – Raffica di condanne per i “signori” della droga di Corso Indipendenza. Il Tribunale di Catania (Presidente Grazia Anna Caserta, a latere Eliana Trapasso e Cristina Scalia) ha inflitto pene durissime per gli imputati del processo scaturito dalla maxi indagine della Squadra Mobile “Indipendenza” che ha azzerato nel 2013 un gruppo di spaccio specializzato in cocaina. Dai 22 anni ai 6 anni le condanne inflitte dal Tribunale agli imputati: quasi una fotografia, tranne qualche eccezione, delle richieste di pena avanzate dalla pm Antonella Barrera un anno e mezzo fa.
Condanna a 22 anni per Giuseppe Ruscica, detto “Banana”, zio di Eugenio Ruscica morto in un incidente stradale e protagonista di un murale realizzato qualche giorno fa in una delle pareti di Corso Indipendenza. Sono invece 12 gli anni di pena inflitta al padre del giovane Eugenio, Carmelo Ruscica, detto “bananedda”. Stessa pena inflitta per Nicola Christian Parisi, un personaggio legato ai Cursoti Milanesi e coinvolto nel tentato omicidio del boss dei Cappello Orazio Pardo, e Tommaso Tiralongo.
LA SENTENZA. Il Tribunale ha escluso per tutti gli imputati l’aggravante mafiosa (articolo 7) e ritenuto il vincolo della continuazione tra i reati. Ecco le condanne: Michele Musumeci, 6 anni, Giuseppe Ruscica, 22 anni, Enzo Licciardello, 12 anni, Pietro Licciardello, 12 anni, Giuseppe La Placa, 12 anni, Nicola Christian Parisi, 12 anni, Gianluigi Parisi, 12 anni, Biagio Marcello Pistone, 12 anni, Carmelo Ruscica, 12 anni, Alessandro Russo, 12 anni, Giuseppe Santonocito, 12 anni, Tommaso Tiralongo, 12 anni, Antonino Di Bella, 6 anni e 26 mila euro di multa, Paolo Daniele Petringa, 6 anni e 26 mila euro di multa, Antonino Tripoto, 6 anni e 26 mila euro di multa, Alessandro Quattrocchi, 6 anni e 26 mila euro di multa, Gabriele Santangelo, 6 anni e 26 mila euro di multa, Angelo Grippaldi, 6 anni e 26 mila euro di multa, Francesco Rizzotti, 6 anni e 26 mila euro di multa, Marco Callari, 7 anni e 28 mila euro di multa, Giuseppe Petralia, 7 anni e 28 mila euro di multa, Agatino Desi, 7 anni e 28 mila euro di multa, Pietro Privitera, 7 anni e 28 mila euro di multa, Giuseppe Battiato, 7 anni e 28 mila euro di multa, Gino Gueli, 7 anni e 28 mila euro di multa, Carmine Tubelli, 8 anni e 30 mila euro di multa, Luca Orodifero, 8 anni e 30 mila euro di multa, Antonino Di Grazia, 8 anni e 30 mila euro di multa, Danilo Gigante, 8 anni e 30 mila euro di multa, Valentino Pillera, 8 anni e 30 mila euro di multa, Maurizio Narduzzi, 8 anni e 6 mesi e 30 mila euro di multa, Salvatore Cannavò, 8 anni e 6 mesi e 30 mila euro di multa, Paolo Strano, 8 anni e 6 mesi e 30 mila euro di multa, Sergio D’Ignoti, 9 anni e 32 mila euro di multa. Il Tribunale ha emesso sentenza di non luogo a procedere per avvenuta prescrizione per Anna D’Ambra e Corrado Rizza. Sentenza di assoluzione invece per Rosario Patti, Emanuele Tomaselli, Salvatore Messina, Giovanni Concetto Spampinato, Diego Lo Giudice, Nicola Salvatore Gueli, Santo Rizzotti, Mario Narduzzi, Salvatore Zagarella e Veronica Comis. Le motivazioni saranno depositate tra 90 giorni.
L’INCHIESTA – Corso Indipendenza il 13 aprile del 2013 si è svegliata al suono delle sirene. La retata della Squadra Mobile ha assicurato alla giustizia gestori e pusher della piazza di Corso Indipendenza, con un giro d’affari – secondo le stime degli investigatori – di 7 mila euro al giorno. Gli obiettivi delle telecamere hanno immortalato lo smercio al dettaglio e le intercettazioni hanno permesso di fotografare i ruoli del gruppo di spaccio. A blindare l’inchiesta poi ci sono state le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, come Michele Musumeci (detto Pamela), condannato a 6 anni.