Lombardo: "Non chiederò | le dimissioni dell'assessore" - Live Sicilia

Lombardo: “Non chiederò | le dimissioni dell’assessore”

Operazione Eos. Il governatore: "Fiducia nei giudici
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Il presidente della Regione Raffaele Lombardo

Il presidente della Regione Raffaele Lombardo

Non sarà il presidente della Regione a chiedere le dimissioni di Antonello Antinoro, l’assessore ai Beni culturali raggiunto da un avviso di garanzia per voto di scambio. Raffaele Lombardo, infatti, sostiene di non volersi sostituire ai magistrati. Ma avverte anche che “se qualcuno dovesse decidere di andarsene dall’esecutivo” c’è già una lista di sostituti.
E’ questo il senso delle dichiarazioni rilasciate dal capo dell’esecutivo ieri sera, a margine di un’iniziativa elettorale preceduta da un incontro con i giornalisti, per commentare la tempesta giudiziaria che si è abbattuta sul governo con l’operazione ‘Eos’.
“Ho parlato due volte con l’assessore Antinoro, la prima volta questa mattina e poi poco fa”, ha raccontato il presidente, riferendo di avere sentito anche l’onorevole Nino Dina, al quale è stato inviato un altro avviso di garanzia, ma per concorso esterno in associazione mafiosa. “L’ho trovato molto giù – ha aggiunto – Rivolgo ad entrambi un abbraccio morale, ma ricordo che nei loro confronti c’è solo un avviso di garanzia che, come dice il nome stesso, è uno strumento che si invia nell’interesse dell’indagato affinché possa difendersi da accuse desunte, credo, da conversazioni di persone penso poco affidabili”.
Sull’ipotesi di dimissioni Lombardo ha sottolineato: “Il governo regionale prosegue sulla via del risanamento e della riorganizzazione della macchina amministrativa. Chi vuole andare in questa direzione venga, chi non vuole se ne vada. Però credo che oltre che i vertici politici sarebbe necessario sentire gli interessati. In ogni caso, li sostituiremo immediatamente. Nella mia agenda ho un elenco di nomi con personalità di altissimo rilievo da inserire nel governo, che se dovessero subentrare ai dimissionari sarebbero salutate con grandissimo entusiasmo dal popolo siciliano”.
Il presidente, tuttavia, ha anche precisato che non chiederà le dimissioni: “In caso contrario mi sostituirei al magistrato”.
Lombardo ha affrontato anche la questione delle alleanze per le europee e dei fondi Fas. “Lavoriamo – ha aggiunto – per superare lo sbarramento al 4 per cento e lo facciamo con una campagna elettorale pulita e trasparente. Mi sembra una battaglia nobile. Abbiamo rifiutato di entrare nelle liste del Pdl anche se avremmo preso un deputato nelle isole e uno al sud e non avremmo avuto problemi di rimborsi. Ma se avessimo fatto questa scelta sarebbe finita l’autonomia e anche quest’azione di governo, che si sarebbe dovuta necessariamente omologare alla logica di un partito nazionale. In pratica, avremmo perso quattro anni di lavoro”.
Secondo il presidente della Regione “i fondi Fas non arrivano per tante ragioni”. Innanzitutto, ha chiarito, perchè “c’è un governo che vuole utilizzarli diversamente”. Un problema riferito al Presidente della Repubblica che, annuncia Lombardo, sarà nuovamente ribadito pubblicamente quando Napolitano verrà qui, venerdì prossimo.
“È uno scippo – sottolinea il capo dell’Mpa – e comincio a chiedermi seriamente se non sia il caso di sollevare il problema in sede comunitaria. Se non ci fossero state nei giorni scorsi le rassicurazioni del ministro Scajola comincerei a credere che effettivamente in questa vicenda c’è qualcosa che non va”.


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