Raffaele Lombardo è oggi in visita a Lampedusa. Le prime parole del governatore, appena giunto sull’isola, sono state in appello al Presidente Napolitano. Ecco un estratto di quanto dichiarato dal presidente siciliano.
“Ovunque, girando per l’isola, si incontrano migranti. Lampedusa sembra ormai un’isola tunisina non più territorio italiano” ha detto Lombardo, giungendo al Porto di Lampedusa,dove la Protezione Civile ha allestito tende attrezzate per l’accoglienza. “Lancio un forte appello – ha proseguito Lombardo – al presidente della Repubblica, al governo nazionale e a chiunque abbia responsabilità e possibilità di intervento perché si faccia in modo che Lampedusa torni ad essere territorio italiano.
“Questa gente va assistita, certamente non può essere respinta ne’ maltrattata, ma l’isola di Lampedusa non può assolvere al compito di assistenza che spetta a tutto il Paese”. Secondo Lombardo “la Sicilia farà la sua parte, ma non può fare tutto. Occorre uno schieramento di navi che accolga i migranti senza farli sbarcare, li assista a bordo e – precisa – li trasferisca poi nei vari centri di assistenza sparsi per il Paese”.
Nel corso della conferenza stampa che Lombardo ha tenuto a Lampedusa, il governatore ha definito l’azione del governo Berlusconi “incredibile e inadeguata. Il governo nazionale – ha proseguito – è l’unico responsabile di questa vergogna”. A chi gli ha chiesto se l’emergenza immigrati possa essere stata costruita ad arte, il governatore siciliano ha dapprima escluso questa ipotesi. Ma immediatamente dopo ha aggiunto: “Mi auguro non sia stata volutamente creata per raccogliere consensi. Nei prossimi giorni – ha proseguito Lombardo – chiederò di partecipare al consiglio dei ministri, ordinario o straordinario che sia, purchè abbia come primo ordine del giorno l’emergenza a Lampedusa. Porterò con me a Roma le foto che ho scattato sull’isola stamattina, affinchè l’intero Governo possa rendersi conto della situazione, e prendere coscienza della necessità di un impegno per risolverla”.
Il presidente siciliano, in visita oggi a Lampedusa, è andato a verificare personalmente la situazione sull’isola. Tra gli altri luoghi, ha anche visitato il centro d’accoglienza lampedusano, strutturato per una capacità massima di 850 persone e che oggi ne accoglie oltre 2500. E ancora, durante l’incontro coi giornalisti, Lombardo si è nuovamente appellato a Napolitano: “Dire che l’isola è stata invasa dai tunisini senza una dichiarazione di guerra non è tanto errato – ha proseguito Lombardo -. Anche per questo chiederò al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano un incontro. Con lui ci incontrammo già due anni fa, sempre per parlare di immigrati, e quell’incontro fu produttivo”.
Il governatore siciliano ha anche annunciato che nella prima metà della prossima settimana la Regione invierà a Lampedusa un altro elicottero del 118, mentre già domani sarà sull’isola l’assessore per la Salute Massimo Russo.
“L’isola e’ gia’ invivibile – ha proseguito Lombardo – con la presenza di 5000 migranti. Se dovessero arrivarne di piu” sarebbe disastroso. Bisogna intervenire. Formalizzero’ le mie richieste al Consiglio dei ministri, chiedendo che si attivino immediatamente sistemi di accoglienza su apposite navi, che si realizzino opportuni ponti aerei, e si liberi un’isola che scoppia”.
“Ci hanno chiesto di collaborare – ha sottolineato il presidente – con l’approvvigionamento idrico, con il raddoppio del presidio sanitario e dell’elisoccorso. E l’abbiamo fatto. Siamo pronti a mettere a disposizione anche una cucina da campo della protezione civile siciliana. Siamo intervenuti anche con un primo ristoro economico per gli operatori della pesca, e abbiamo trovato le risorse anche per interventi di pulizia straordinari. Siamo a Lampedusa costantemente con un apposito ufficio proprio per reagire costantemente alle esigenze che si manifestano e che possono essere affrontate con le risorse e le competenze regionali, ma occorre, senza ritardare, un intervento nazionale organico ed organizzato per dividere questi migranti su tutto il territorio nazionale”.
Durante l’incontro con la popolazione di Lampedusa, il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, ha ricevuto la telefonata del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, al quale ha ribadito la richiesta di un immediato Consiglio dei ministri straordinario, a cui prendera’ parte personalmente per affrontare con assoluta celerita’ l’insostenibile situazione di Lampedusa.
”Dove mandare gli immigrati? Le tendopoli le possiamo fare anche in Sicilia, ma perche’ no in Valpadana o in Piemonte se siamo un Paese unito”. E’ una delle frasi pronunciate dal governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, durante la conversazione al telefono con il premier Silvio Berlusconi, nella stanza del sindaco di Lampedusa, mentre circa 200 lampedusani aspettavano nella sala dove si riunisce il consiglio comunale.
Quello del governatore Raffaele Lombardo col premier Berlusconi e‘ stato quasi uno sfogo telefonico. Il presidente della Regione ha parlato quasi tutto d’un fiato, il premier lo ha interrotto due volte ma per pochi secondi, poi Lombardo ha ripreso a parlare. Poco prima della conversazione col premier, il governatore aveva ascoltato nella sala del consiglio comunale circa 200 lampedusani, molti dei quali hanno preso la parola chiedendo come le istituzioni intendano uscire dall’emergenza in cui e’ precipata l’isola da almeno 40 giorni. Mentre ascoltava la gente, tra cui molte donne che hanno paura a uscire di casa dove tengono quasi barricati anche i bambini per evitare contatti con le migliaia di migranti che vagano senza meta, Lombardo ha cercato il contatto con Berlusconi, riuscendoci. Berlusconi l’ha chiamato al telefonino proprio mentre Lombardo parlava alla gente, ma la linea era disturbata per cui il premier ha chiesto al governatore di trovare un telefono fisso. La conversazione poi e’ avvenuta nella stanza del sindaco. Al termine, Lombardo ha riferito ai lampedusani che in serata parteciperanno a un comizio nella piazza dell’isola per discutere della situazione.
Il governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, sara’ mercoledi’ a Palazzo Chigi per un incontro col premier Silvio Berlusconi. Lo si apprende da fonti della Regione siciliana.
”La risposta non e’ stata adeguata, i lampedusani non ne possono piu’. Donne e bambini non possono uscire di casa per ragioni di sicurezza, non c’e’ piu’ liberta’. Cinquemila persone vagano, molti sono accampati in una collina al porto, chiamata della vergogna, e viene dato loro un pasto precario quando capita, la gente sta per esplodere”. Cosi’ il governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, si e’ rivolto telefonicamente al commissario per l’emergenza immigrazione, il prefetto Giuseppe Caruso. Lombardo ha parlato al telefono col commissario, subito dopo la telefonata avuta con il premier Silvio Berlusconi.
Durante la conversazione, Lombardo ha riferito a Caruso la notizia appena appresa di altri 200 migranti in arrivo a Lampedusa: ”Si portino anche in Sicilia, ma non qui – ha detto il governatore proseguendo la telefonata con Caruso -. Berlusconi ha affermato che se ne occupera’ fin da subito della questione Lampedusa, che ha trovato un armatore per i trasferimenti in mare, ma non basta. Si continua a consentire questo via vai di migranti, invece vanno fermati in mare. Lampedusa e’ allo stremo, si attrezzino delle navi e si inviino anche 50 aerei al giorno se necessario per i trasferimenti, qui del resto c’e’ un buon aeroporto”. Lombardo ha poi aggiunto: ”Noi rimaniamo qui fino a quando non si trova una soluzione”.