Nomine e polemiche. Il governo Lombardo rinnova il consiglio di amministrazione della società ‘Sicilia e-servizi’ e gli alleati-nemici dell’Udc accusano il presidente della Regione di “furia sostitutrice” in un “processo di occupazione del potere” che equivarrebbe ad un vero e proprio “assalto alla diligenza”.
A dare fuoco alle polveri, questa mattina, è stata l’assemblea dei soci della società per azioni Sicilia e-servizi, creata nel 2005 da Totò Cuffaro per occuparsi dell’attività di innovazione telematica nella struttura amministrativa dell’isola.
All’appuntamento, per conto del presidente Lombardo, si è presentato Nicola Vernuccio che, nella sua veste di dirigente generale dell’amministrazione regionale, ha sancito il rinnovo del cda della società.
Nuovo presidente, al posto di Lelio Cusimano, è stato nominato Emanuele Spampinato, 36 anni, in curriculum una laurea in ingegneria informatica e master in business administration, carriera nelle direzioni tecniche di aziende che si occupano di informatica industriale, esperienza nel direttivo provinciale catanese di Confindustria.
Via anche i vecchi consiglieri: Antonino Lo Bello, Vincenzo Lo Monte, Francesco Stancampiano, Vincenco Toia e Ignazio Tozzo. Adesso, il vicepresidente è Antonino Scimemi, dirigente generale della Regione in pensione, attuale capo di gabinetto della Presidenza, mentre i nuovi componenti sono Salvatore Giglione, dirigente regionale, e Andrea Cabardo.
“Il numero di componenti del Cda è stato ridotto da sette a cinque. Adesso, tre vengono indicati dalla Regione e due dal socio privato – spiega Vernuccio – Ritoccati al risparmio anche i compensi. Quello del presidente da 40mila euro l’anno a 37mila. Il vicepresidente da 30 a 28mila mentre i consiglieri scendono da 23 a 20mila euro l’anno”.
L’amministratore delegato, espressione del socio privato, è Giuseppe Sajeva, che prende il posto di Dario Colombo. Una conferma nel collegio dei revisori dei conti per Maria Sole Vizzini, presidente, mentre Camilla Calatabiano, nominata dalla Regione, e Armando Iorio, indicato dal socio privato, sostituiscono Vincenzo La Mattina e Ugo Ruggieri.
Dura la reazione dell’Udc al turn over. “Lombardo non perde occasione per dimostrare la furia sostitutrice – dice Saverio Romano, segretario regionale siciliano dell’Udc – È in atto un processo di occupazione del potere senza sosta, per di più, in questa fase pre-elettorale. Continuare ad imbottire la Regione di uomini dell’Mpa, denuncia un limitato orizzonte politico, utile solo a pochi beneficiari, dannoso per la Sicilia”. Insomma, secondo Romano, il nuovo cda è “l’esempio plateale di assalto alla diligenza”.
Sulla vicenda interviene anche Rita Borsellino, capolista del Pd. “La maggioranza conferma la propria inadeguatezza nella gestione della cosa pubblica – commenta – La Regione è impantanata tra le beghe interne alla coalizione e gli impegni elettorali. Tra il governatore e il presidente dell’Ars è in atto una spaccatura quasi insanabile. Se a questo aggiungiamo che cinque assessori della giunta e lo stesso presidente sono impegnati in campagna elettorale, è evidente che per il centrodestra gli interessi di partito e personali vengono prima degli interessi dei siciliani”.