PALERMO – Due set giocati alla pari contro il numero 2 del mondo. Paolo Lorenzi si congeda dagli Us Open con tanti obiettivi raggiunti, come aver giocato un terzo turno in un torneo del Grand Slam, il ritorno in testa alla classifica italiana del ranking mondiale e il raggiungimento della 35esima posizione nel suddetto ranking. Ma il sogno che il tennista toscano ha vissuto per circa due ore rischiava davvero di valere più di qualunque cosa. Andy Murray ha dovuto lottare contro una vera e propria trottola, capace di rimandare qualunque pallina nell’altra metà campo, insidiando più di una volta la psiche del tennista scozzese. E nonostante la maratona di due giorni fa, vinta contro il francese Simon, l’azzurro ha giocato un tennis di grande qualità, sfiorando la vittoria del primo set e conquistando il secondo. Aver perso il primo set del suo torneo, però, ha svegliato Murray, il quale è salito di livello proprio nel momento in cui Lorenzi calava di tono, proprio a causa della fatica fatta nella notte tra giovedì e venerdì. Ma l’Italia del tennis ha scoperto, forse con troppo ritardo, un giocatore di grande spessore e dal cuore enorme.
Il toscano lotta alla grande per due set, poi paga la fatica del turno precedente e cede alla distanza.
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