Medici collegati in tempo reale con il paziente attraverso un computer, sedute di psicoterapia a distanza, valutazioni dei parametri vitali visibili dallo schermo, referti che girano in formato elettronico fra ospedali specializzati, per avere più pareri. Il futuro della sanità sembra diventare sempre più telematico e tale rivoluzione in questo campo oggi è pronta a decollare anche in Sicilia.
L’ultima novità arriva dal Consorzio di Cooperative Sisifo, attivo in Sicilia e in tutto il resto del Paese per servizi sanitari a domicilio e per le cure domiciliari ai malati oncologici terminali, il quale, proprio qualche giorno fa, ha siglato un accordo con Aicare, una delle società più innovative in Italia nel campo della fornitura delle apparecchiature elettromedicali e digitali necessarie al paziente per rendersi autosufficiente da casa. Questa acquisizione, ossia l’ingresso nella compagine societaria di Sisifo in Aicare, nasce dalla consapevolezza che “solo avendo una partecipazione societaria riesci a sviluppare un servizio personalizzato territorio per territorio” spiega il presidente di Sisifo Mimmo Arena e che “ la telemedicina oggi aiuta molto il paziente perché oltre ad averne cura presso il proprio a domicilio fa risparmiare, e di parecchio, il servizio sanitario nazionale”. Insomma un paziente preso in carico viene monitorato senza doversi spostare da casa, la vera evoluzione delle cure domiciliari “il cosiddetto ospedale a domicilio fatto da professionisti, ossia medici, infermieri, fisioterapisti, etc, ma anche dall’utilizzo di tecnologie all’avanguardia”.
La Telemedicina, quella che Sisifo intende sperimentare nella nostra regione, non intende sostituire il medico e i necessari, quanto obbligatori, primi controlli per diagnosi e prescrizioni presso le strutture sanitarie del territorio, ma un servizio che per certe patologie, come ad esempio il monitoraggio costante dei soggetti ipertesi, la lettura delle analisi da laboratorio e tanto altro, si può facilmente effettuare da casa collegandosi online. “La telemedicina – spiega il vice presidente del Consorzio e responsabile delle cure domiciliari Santo Mancuso- è la comunicazione di dati medici a fini diagnostici e terapeutici a distanza e oggi avviene in due modi. Il primo riguarda lo scambio, fra ospedali o reparti, di referti medici, lastre, tracciati, esami: niente più carta, ma file compressi che circolano, con l’obiettivo di avere maggiori valutazioni su una certa patologia. Il secondo, riguarda i pazienti con problemi cronici. In questo caso, che è il nostro, il medico, in carne e ossa, ha già fatto la sua diagnosi, ha già visitato il paziente e può continuare ad acquisire nel tempo altri dati – lastre, valori del sangue etc – sull’evoluzione della malattia, seguendo la persona a distanza. È quello che si definisce “telemonitoraggio”. Oltre alla collaborazione con Aicare di Ancona, che accorpa già a livello nazionale altre due grandi realtà della cooperazione sociale italiana, Coss Marche e Codess di Padova, Sisifo integra i suoi servizi già operativi da tempo: presidi elettronici offerti per la telemedicina, con proprie apparecchiature di alta specializzazione “si tratta di emogasanalisi per la valutazione multiparametrica di prelievi di sangue arterioso – spiega il medico responsabile del Consorzio Caterina Testaì – cardioline per ECG domiciliari, tecar terapia per il trattamento delle lesioni da decubito, ecografo per impianti PICC (catetere venoso centrale) e diagnostica per immagini.” I vertici del Consorzio, inoltre, stanno lavorando per una collaborazione futura con i soggetti pubblici e privati presenti in Sicilia per evolvere tale importante servizio “che fornisce inoltre radiografie ed ecografie in collaborazione con altre società – aggiunge il vice presidente di Sisifo Santo Mancuso – e tale prassi può rappresentare la nuova frontiera della sanità di ultima generazione, agevolando il paziente nell’autogestione e rendendolo autonomo rispetto a snervanti attese presso le strutture o lunghi viaggi verso ospedali fuori dal proprio territorio”. In tutto ciò, da non sottovalutare, è l’ottimizzazione dei costi per il servizio pubblico regionale, una rivoluzione che permetterà di far risparmiare alle casse della regione somme importanti oltre che spreco di risorse umane per patologie facilmente monitorabili da casa. “Potrebbe diventare – conclude Ilir Qose, amministratore di Aicare – una vera e propria rete ospedale- medici- territorio a domicilio per monitorare, assistere i pazienti e favorire la prevenzione una rete in cui potrebbero interagire varie figure professionali come pediatri, infermieri, medici di medicina generale, podologi, chirurghi esperti in vari settori, farmacisti.” Aicare e Sisifo saranno fortemente focalizzati sul servizio “ospedale a domicilio” per la Terza Età con riferimento al mercato locale, ma anche a un mercato che guarda oltre il confine nazionale, esprtando un modello di eccellenza già sperimentale in quei paesi dove tutto ciò è ancora sconosciuto.