Luca e il suo no al pizzo| “Sono sbirro e me ne vanto”

Il punto è un altro. E’ giunto il momento di cambiare le leggi: servono pene più dure per i reati di mafia e servono pene più dure per quanti, a vario titolo, proteggono la mafia e, peggio,chi la rappresenta. Lo Stato è latitante ed il rischio è che il civilissimo “no” del giovane imprenditore Luca si trasformi in un boomerang: “salta” in aria il suo lido, e già è un successo che non abbiano fatto saltare in aria lui e/o qualche suo familiare; in ogni caso, il “messaggio” severo della mafia rimane impunito e “costringe” tanti padri di famiglia a definirlo “sbirro”, nell’accezione più negativa possibile. Intanto, credo che essere “sbirro” debba dare orgoglio, se il senso è di essere uomo di legge che sanziona i comportamenti contro legge, a beneficio della collettività. Poi, comunque, l’assenza delle Istituzioni è palese: girando a Palermo, per esempio, non si comprende, al netto dei cattivi comportamenti dei palermitani stessi, come mai il turismo fiorisce sempre più, le presenze sono sempre più massicce, anche nei periodi invernali, ma l’economia di settore accusa una crisi sempre più profonda. C’è, indubbiamente, un’economia sommersa, così come l’imprenditore, dopo aver pagato con le proprie tasse, profumatamente, lo Stato, paga anche u zu Totò per un “piccolo” contributo per la famiglia dei carcerati, ovviamente se l’imprenditore di turno, non vuole correre rischi per la sua attività, per la sua vita e/o per quella dei propri familiari. Un vero e proprio strozzinaggio. E ho citato il turismo, per indicare, quella che potrebbe essere, in potenza, la grande industria del mezzogiorno, un’industria di soli servizi, sfruttando le propria natura, non potendo contare su altro tipo di produttività. Ma, evidentemente, a Palermo, in Sicilia e in tutto il meridione, bisogna fare i conti con ben altro, fino a quando non ci sarà una presa di posizione delle Istituzioni più seria e più concreta, e meno parolaia.

Non sottomettersi all’arroganza oltre cattiveria mafiosa.

Grande Luca…complimenti…non mollare!Pochi come te

Faccio un appello a tutti i commercianti e gli imprenditori Palermitani che ancora pagano il pizzo denunciate i mafiosi che vi fanno le estorsioni e fatelo con le denunce di massa cioè con le denunce collettive in ogni quartiere di Palermo,e andate tutti prima da addiopizzo per constatare che siete già in tanti a rivolgervi da addiopizzo e poi fate tutti le denunce di massa cioè le denunce collettive contro i mafiosi in ogni quartiere di Palermo ossia il mio auspicio è che in ogni quartiere di Palermo ci siano tanti commercianti e imprenditori che facciano le denunce di massa cioè le denunce collettive contro gli uomini del disonore(io li chiamo così perchè sono gentaglia e delinquentacci che hanno un senso distorto dell’onore) appartenenti a cosa nostra Palermo

Ricordate: i mafiosi sono solo parassiti (che commettono gravi reati) della società

Ma infatti i problemi che affliggono la nostra isola solo quei 40 poveri disgraziati vero?