PALERMO – “Quell’Ufficio serve alla Sicilia e io lo farò funzionare”. Il presidente della Regione Rosario Crocetta replica così all’articolo di Live Sicilia che racconta della “rinascita” dell’Ufficio della Regione a Bruxelles, in seguito a una delibera del governatore.
“Tutte le Regioni si sono organizzate – ha precisato Crocetta – con uffici di questo tipo. Costa troppo? Voglio ricordare che in passato centinaia di migliaia di euro sono serviti per pagare indennità esagerate a un addetto stampa e all’ex dirigente generale. L’Ufficio costerà di meno, rispetto agli anni passati. Ammesso che riusciamo a trovare il personale”. Personale il cui numero è fissato dalla norma in un numero massimo di sedici dipendenti regionali, mentre il ricorso ai cosiddetti “esterni” non può superare il tetto massimo di otto unità.
E in entrambi i casi, il presidente ha qualcosa da precisare. “Abbiamo cercato tra i dipendenti della Regione – ha raccontato – qualcuno che volesse andare a lavorare a Bruxelles, ma nessuno vuole andarci. Abbiamo anche diramato un atto di interpello, circa tre mesi fa. Ma non ci ha risposto nessuno”. Nessuna risposta, spiega il governatore, nonostante indennità che – anche grazie ai rimborsi per il lavoro all’estero – raggiungono cifre di tutto rispetto. “Per tutti i dipendenti di una pubblica amministrazione che svolgono un lavoro all’estero – replica Crocetta – è prevista una indennità aggiuntiva. E per quell’Ufficio sono richieste speciali competenze, a cominciare dalla conoscenza di diverse lingue. O vogliamo mandare a Bruxelles dipendenti che non hanno i requisiti minimi?”.
Il problema, però, stando alle parole del governatore, è esattamente opposto: bisogna trovare qualcuno che vada a lavorare lì. “Al momento – precisa – tre dipendenti della Regione ci sono già (la dirigente Stimolo e i dipendenti Meli e Minio). Aggiungeremo otto esterni, giovani e bravi. Un numero persino striminzito secondo me – prosegue il presidente – visto che queste persone dovranno seguire le Commissioni, il Parlamento, e svolgere una importante azione di raccordo tra le istituzioni comunitarie e l’Isola”. Ma è proprio su questa “selezione” che si stanno concentrando le polemiche. Una selezione identica a quelle del passato, con una scelta assolutamente discrezionale da parte della Pubblica amministrazione. “Non vedo cosa ci sia di strano – puntualizza Crocetta – visto che gli esterni andranno a svolgere un ruolo assimilabile a quello di componente di un ufficio di gabinetto. E vorrei precisare – aggiunge – che queste persone andranno a guadagnare circa 1.500 euro al mese. Una cifra per nulla esagerata a Bruxelles, dove il costo della vita è molto alto. E in effetti non c’è la fila per andare a ricoprire questo ruolo. Come li sceglieremo? Stiamo valutando i curricula. Anche alcuni dei ‘vecchi’ esterni hanno fatto richiesta. Credo ne abbiano diritto”. Insomma, la selezione procede per gli otto posti massimi fissati dalla legge. E stando ai freddi numeri, la scelta non sarà così complicata. “Quante domande ci sono giunte? Più o meno otto”, conclude infatti il governatore.