PALERMO – Sindacalisti, imprenditori, rappresentanti del terzo settore e delle associazioni “in una sorta di perenne processione”, decine e decine di persone che, negli ultimi giorni, si sono presentate in commissione Finanze all’Ars per le audizioni come avviene solitamente in sessione di bilancio, ma spesso si sono ritrovati a parlare in una sala semi-vuota. A denunciare il fenomeno dei “deputati-assenteisti” è Giorgio Ciaccio (5stelle), componente della Seconda commissione. Alla sua prima legislatura, Ciaccio, dalla sua posizione di osservatore ‘privilegiato’ in quanto segretario della commissione, traccia uno spaccato che lui stesso definisce “desolante”. “Spesso siamo in quattro in commissione (i componenti sono 15): io, il presidente Nino Dina (Udc), il vice Vincenzo Vinciullo (Pdl) e la collega Claudia La Rocca (5stelle) – afferma – Abbiamo fatto riunioni fiume, ascoltando tanta gente, portatori d’interessi legittimi di varia natura, senza potere dare alcuna risposta. D’altronde siamo solo in pochi ad ascoltarli. Facciamo i sommari delle audizioni e tutto finisce lì, mentre fuori dal Palazzo ci sono problemi enormi”. Ciaccio se la prende con i suoi colleghi: “Non capisco per esempio perché il presidente Dina non abbia censurato Giuseppe Lupo (Pd), assente dalla commissione per quattro volte consecutivamente”. Le audizioni in questi giorni sono andate avanti sebbene in commissione Bilancio non ci sia ancora il testo definitivo della manovra contabile e finanziaria, motivo per cui alcuni commissari ritengono ‘inutile’ partecipare alle riunioni in mancanza di dati certi e dunque impossibilitati a dare delle risposte. Tra gli ospiti ascoltati in seconda commissione ci sono stati molti esponenti del mondo della cosiddetta ex tabella H, associazioni, enti e consorzi finanziati dalla Regione, molti dei quali quest’anno rischiano di perdere il contributo, per via dei tagli. E anche stamattina in commissione, la stanza era semi-vuota: soltanto tre parlamentari (Dina, Vinciullo e Ciaccio) e seduta rinviata, anche per l’assenza del governo.
Ciaccio aggiunge: “E’ accaduto anche che quando io è la collega La Rocca non potevamo partecipare ai lavori della commissione, ho dato comunicazione a Dina e il presidente mi ha risposto che a quel punto avrebbe disdetto la seduta”. (Ansa)
