Madre accoltella il figlio, la donna si autoaccusa ma è giallo - Live Sicilia

Madre accoltella il figlio, la donna si autoaccusa ma è giallo

La versione fornita non convince gli inquirenti, ecco perché

PALERMO – È giallo sul tentato omicidio di Giovanni Laurini, il 34enne accoltellato in casa a Palermo, nel quartiere Cep, sabato scorso.

Del tentato omicidio si è autoaccusata la madre, Rita Tinaglia, difesa dagli avvocati Giovanni Pecorella e Teresa Re, ma per il gip che, ieri, l’ha sentita, sulla vicenda ci sono ancora molti lati oscuri.

Il ragazzo, che in passato era stato denunciato per maltrattamenti nei confronti della madre, dormiva accanto al fratello disabile.

La madre era al piano di sotto da una vicina, quando il fratello della vittima ha chiamato i soccorsi.

E il coltello usato per il tentato omicidio era stato lavato e riposto in un cassetto. Perché, si chiedono gli inquirenti, occultare l’arma vista l’intenzione di confessare il fatto? Il sospetto, dunque, è che la donna addossandosi la colpa del fatto potrebbe voler coprire qualcuno.


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