La mafia, gli affari del gas, i rapporti con i politici. Gianni Lapis racconta la sua verità in esclusiva per il prime time di Livesicilia. Accetta di parlare al microfono di Riccardo Lo Verso dopo avere trascorso sedici giorni in carcere con l’accusa di essere la mente di una banda che importava illegalmente oro e dollari. L’arresto è stato annullato e l’inchiesta trasferita da Palermo a Roma. Una decisione accolta con soddisfazione dal legale, l’avvocato Franco Messina. Colui che fu il tributarista di don Vito Ciancimino si sente nel mirino della Procura, punta il dito contro Ezio Brancato, suo socio nel business della metanizzazione, confessa di avere finanziato “lecitamente” una sfilza di politici e alla domanda su una sua possibile collaborazione con la magistratura risponde così: “In questo momento no, perché i magistrati non rappresentano il mio Stato”. Anche se ammette, “ne avrei di cose da raccontare”.
La mafia, gli affari del gas, i rapporti con i politici. Gianni Lapis racconta la sua verità in esclusiva per il Primetime di Livesicilia. Accetta di parlare al microfono di Riccardo Lo Verso, dopo avere trascorso sedici giorni in carcere con l'accusa di essere la mente di una banda che importava illegalmente oro e dollari.
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