PALERMO – Si vantava di avere fatto la propria parte. Vincenzo Vella, uno degli arrestati del blitz antimafia delle scorse settimane, si attribuiva il merito di avere contribuito a mettere ordine nel mandamento mafioso di Brancaccio.
“Ha un anno che sono fuori… giusto – spiegava a un amico – non c’è tutto quel bordello di una volta … sali scendi i cristiani… cristiani che neanche hanno il diritto di parlare e… parlavano assai”. Dopo la sua scarcerazione “parlando con te sono uscito e ho trovato il mondo sottosopra… il tempo che abbiamo aggiustato tutti i discorsi…ci ho perso tempo però a questo minuto… le cose giusto”.
Al vertice aveva trovato i fratelli Natale e Giuseppe Bruno che nel frattempo sono stati arrestati e condannati. Giuseppe Bruno, soprannominato il formaggino, aveva un primato che Vella giudicava ingiustificato: “… il formaggino… ma chi m… sono sta gente… ma chi li conosce. Ma continua a fare il posteggiatore … vatti a fare il posteggiatore”. Per fortuna le cose erano state rimesse a posto grazie a una guida più autorevole. Quella di Pietro Tagliavia. Dal 19 luglio sono di nuovo entrambi in carcere.