ROMA – Di fronte a possibili infiltrazioni mafiose all’interno del Consiglio comunale di Catania, perché il Prefetto della città siciliana non ha nominato una commissione di accesso? E cosa intende fare l’esecutivo per fare piena luce su quello che e’ accaduto? Questo chiederanno i deputati di Sinistra Italiana (SI) al governo, nel corso del question time di oggi pomeriggio a Montecitorio, con un’interrogazione scritta del vicepresidente della Commissione antimafia Claudio Fava a cui il governo non ha risposto nei mesi scorsi.
Una relazione della Commissione antimafia della Regione Sicilia – ricorda SI – ha documentato alcune possibili infiltrazioni mafiose nel consiglio comunale di Catania tra gli altri, il caso del consigliere comunale di Forza Italia Riccardo Pellegrino, fratello di Gaetano Pellegrino, uomo di spiccato rilievo criminale all’interno del clan mafioso dei Mazzei; e il caso del presidente della sesta circoscrizione Lorenzo Leone, aderente al raggruppamento ‘Articolo 4’ nella coalizione di centrosinistra, fratello di Gaetano Leone, appartenente al gruppo di Cosa Nostra dei Santapaola e già condannato con sentenza irrevocabile per associazione mafiosa.
Già Fava aveva interessato il Prefetto di Catania di valutare l’opportunità e l’urgenza da verificare quali conseguenze la permanenza di questi consiglieri possa aver determinato sull’andamento dell’attività amministrativa e se vi sia un condizionamento mafioso di questa attività. “Ad oggi i consiglieri Pellegrino e Leone sono sempre nel pieno esercizio delle loro funzioni”, conclude Sel. (Fonte ANSA).