Mancuso si difende: "Il boss non c'entra con le gelaterie Brioscià"

Mancuso si difende: “Il boss non c’entra con le gelaterie Brioscià”

L'imprenditore ha risposto alle domande del Gip

PALERMO – Mario Mancuso risponde al giudice per le indagini preliminari e si difende. Sostiene che non ci fosse alcuna cointeressenza con il mafioso Michele Micalizzi nelle gelaterie Brioscià.

Una cosa è conoscersi, circostanza che ammette, un’altra avere interessi economici in comune. Mancuso fa risalire la confidenzialità dei loro rapporti solo ed esclusivamente ai legami che si creano in una borgata come Tommaso Natale.

“Il signor Mancuso durante l’interrogatorio ha risposto ad ogni domanda del magistrato fornendo la sua versione dei fatti. Ha spiegato le ragioni dei suoi rapporti col Micalizzi e negato ogni addebito”, spiegano gli avvocati Lorenzo Bonaventura e Riccardo Ruta.

I legali preannunziano ricorso al tribunale del riesame. Durante l’interrogatorio di garanzia Mancuso ha anche riferito del periodo in cui lavorava nella nota gelateria occupandosi della produzione.

Secondo la Procura, il boss Micalizzi, scarcerato dopo vent’anni trascorsi in cella, sarebbe stato il dominus ombra del marchio Brioscià. La società che gestiva la gelaterie fu dichiarata fallita nel 2021.

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