Calogero Mannino abbandona i suoi ‘discepoli’. Il deputato del Pid ha deciso di non aderire al nuovo gruppo parlamentare, quello dei cosiddetti “responsabili”, in cui sono confluiti, invece, altri membri del Pid. Per un semplice motivo: a lui interessa il partito popolare. “Ho assecondato il progetto con alcuni amici siciliani- racconta Mannino – prendendo il luogo che Casini abbandonava. E abbiamo fatto le scelte conseguenti: per due volte abbiamo votato la fiducia a Berlusconi e non c’è ragione di revocarla”.
“Ora quello dove si va – continua il deputato – è un gruppo eterogeneo e non capisco la scelta rispetto alle esigenze nella prospettiva del partito dei popolari. Andranno insieme alle elezioni? No”. Per Mannino, infatti, c’è stata una sovrapposizione fra il progetto politico del Pid e la creazione del gruppo parlamentare di sostegno al governo Berlusconi a discapito del primo.
“Questo gruppo – sottolinea Mannino – non può assorbire, confondere e disperdere l’esperienza del partito popolare”. Quello che più ha fatto storcere il naso al deputato è “l’adesione al gruppo come singoli piuttosto che come partito”. E non è una questione di lana caprina, perché “la politica passa per le forme”.
C’è dunque fermento dentro la formazione politica nata dalla scissione con l’Udc. “Stiamo discutendo – conclude Mannino – io stimo Saverio Romano e credo abbia interesse a capire… a meno che non vuole andare da Berlusconi. Io non vado da Berlusconi”.
Non sono interessato alla guida del gruppo che si è costituito.
Sono invece interessato a concorrere – ove possibile – alla costruzione del nuovo soggetto politico : il partito Popolare per l’Italia di domani.
La costituzione del nuovo gruppo parlamentare si è sovrapposta a questo obbiettivo. E’ possibile mantenere in vita la prospettiva del PID.
Se,NO, non sarei interessato a fare parte di questo gruppo; e rimanendo libero continuerei ad esercitare il mio mandato parlamentare in modo coerente a tutte le scelte che hanno contraddistinto il mio impegno politico in questa fase.
La corsa a disperdere il sempre più piccolo retaggio dell’esperienza e della tradizione politica democristiana non verrà mai partecipata da me.
Ci sono tanti corridori in pista, buon pro per Loro.