Lavoro, Mannino (Cgil): "In Sicilia redditi giù di 500 euro"

Lavoro, Mannino (Cgil): “In Sicilia redditi giù di 500 euro”

Il segretario regionale ha parlato del gap con il Nord, ma anche di energia e investimenti al Sud

“Dobbiamo recuperare la distanza tra la Sicilia e il resto del Paese, sono gap infrastrutturali, di natura economica e sociale”. Lo dice Alfio Mannino, segretario della Cgil siciliana a margine del XVII congresso del sindacato che si sta svolgendo in queste ore all’hotel Saracen di Isola delle Femmine, in provincia di Palermo.

Mannino: “I dati fanno emergere un quadro impietoso”

“I dati sulla disoccupazione giovanile e femminile fanno emergere un quadro impietoso, così come la condizione di povertà, per non parlare della situazione reddituale. Oggi – continua il segretario – un lavoratore siciliano percepisce un reddito inferiore di 500 euro rispetto ai lavoratori nel resto del Paese. Per questo motivo, abbiamo bisogno di buona occupazione. Vanno inoltre utilizzate tutte le risorse del Pnrr per aggredire le nostre criticità, rafforzare il nostro apparato produttivo e investire sulle infrastrutture sociali, come istruzione e sanità, che sono gli elementi centrali”.

“Meloni pensi alla Sicilia come hub energetico”

Mannino interviene anche sul tema dell’energia in Sicilia e manda una stoccata alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “Prima di chiedere agli imprenditori del Nord di investire al Sud, il governo nazionale dovrebbe chiedere ai grandi player nazionali, da Eni a Leonardo, ad Enel di investire in Sicilia, perché attraverso queste grandi aziende passano anche alcune scelte strategiche sulle politiche energetiche dell’Italia”, aggiunge Mannino, rispondendo sui possibili investimenti al Sud da parte dell’imprenditoria del Nord.

“Eni sta facendo grandi profitti”

“Negli ultimi anni, Eni sta facendo grandi profitti. Il governo nazionale, in virtù di questi profitti, potrebbe chiedere a Eni di investire in Sicilia – continua Mannino -. Il governo, inoltre, invece di concentrasi solo sull’accordo con l’Algeria per il passaggio di quattro tubi, dovrebbe impegnarsi per fare diventare la Sicilia un hub energetico vero e strutturato, anche a sostegno dell’economia del Paese”.


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