Marcia contro l'ampliamento della discarica di Motta |I cittadini: "Vogliamo vivere in un luogo sano" - Live Sicilia

Marcia contro l’ampliamento della discarica di Motta |I cittadini: “Vogliamo vivere in un luogo sano”

Quest’oggi due cortei di protesta partiti, rispettivamente da Misterbianco e Motta Sant’Anastasia contro il decreto che prevedrebbe l’ampliamento della discarica rifiuti incuneata tra le due città. "La posta in gioco qui è altissima- spiegano i manifestanti -  parliamo della salute degli abitanti". Bloccata la Strada Statale 121 e traffico in tilt. LE FOTO

MISTERBIANCO – Due popolazioni in marcia contro l’ennesima bomba tossica ad orologeria pronta a scoppiare, con conseguenze devastanti per l’ambiente e per la salute di molti. Una protesta forte e decisa che si oppone categoricamente all’ampliamento della discarica sita in contrada Tiritì. La manifestazione di oggi è stata promossa dai due comitati “NO DISCARICA” delle Città di Misterbianco e Motta Sant’Anastasia, che ha coinvolto, oltre alla cittadinanza anche l’amministrazione comunale, con Nino Di Guardo, sindaco di Misterbianco in testa al corteo. “ Non ce l’abbiamo con nessuno – spiega il sindaco a LIveSiciliaCatania – Sono qui perché non posso essere indifferente al grido di dolore lanciato dai cittadini. Mi oppongo, come tutti, all’ampliamento della discarica, pretendiamo di vivere in un luogo sano, in cui non si corrano rischi per la salute”

La discarica Tiritì, nella quale più di 80 comuni delle province di Catania, Enna, Siracusa e Ragusa vanno a scaricare i rifiuti di centinaia di migliaia di utenti, è stata chiusa nelle scorse settimane dalla Oikos Spa, dopo avere esaurito la sua capacità contenitiva. Tuttavia, la suddetta società, proprietaria e gestore della discarica, ha immediatamente, attivato un ampliamento attiguo che comporterebbe, un ulteriore insediamento che si aggira intorno ai 2.5 milioni di metri cubi. In parole povere, sarà come avere una nuova mega discarica, capace di contenere il triplo dei rifiuti, che finiranno a poco a poco a ridosso dei centri urbani delle due città. Insomma, l’ennesimo sfregio all’ambiente, che stride, tra l’altro, con le attuali Direttive Europee, che impongono, invece, la riduzione delle discariche a vantaggio dell’incremento della raccolta differenziata.

“La protesta di oggi, richiama – spiega Massimo La Piana, presidente del comitato “No DISCARICA” a LiveSiciliaCatania –  l’attenzione della regione e del governatore Crocetta. Si tratta di un protesta eclatante, ormai siamo reduci da una battaglia che si protrae da anni. Abbiamo percorso sino adesso tutte le strade possibili. Siamo stanchi, ma ancora decisi a non mollare affinché questa discarica non venga riaperta. Chiediamo che venga bloccato l’ampliamento, la delocalizzazione della discarica e la bonifica della area in questione.”.

Quanta triste politica si nasconde, come spesso accade, dietro alla volontà di ampliare questa discarica. “Non dimentichiamo – aggiunge – che è stato proprio un assessore regionale ad avere autorizzato questo ampliamento spropositato. Due settimane fa la guardia di finanza ha sequestrato l’impianto di tubazione della discarica perché si è scoperto che gettavano il percolatati sulla Valle dei Sieli. La posta in gioco qui è altissima, parliamo della salute degli abitanti di Misterbianco e Motta.”

Il folto corteo partito intorno alle 10.30 da Piazza Dante, si è prima diretto nella collinetta di Poggio Croce all’interno della villa comunale della Città e luogo simbolo della protesta. Da lassù, infatti, è possibile sentire l’odore, non del fresco profumo della ginestra in fiore tipica della primavera, ma del fetore ripugnante dei rifiuti provenienti dalla discarica (al momento chiusa) che si perpetua nell’aria.

Contemporaneamente, un’altra marcia di protesta è partita da Motta Sant’Anastasia. I due cortei, si sono, poi, incontrati proprio all’ingresso di Misterbianco, all’altezza del bivio per Motta Sant’Anastasia, occupando entrambi i sensi di marcia della strada statale 121, che collega Catania- Paternò-Adrano, creando immediatamente caos e paralizzando il traffico, per una buona mezz’ora.

Durante il blocco del traffico, un uomo, P.C, che partecipava al corteo, colto da un malore – probabilmente a causa della stanchezza e del sole cocente – si accasciato sul suolo della strada statale 121. Subito soccorso dai molti presenti, si è lentamente ripreso, ma in via precauzionale è stato comunque allertato il 118, giunto poco dopo sul posto.

Una protesta eclatante e civile, ma che comunque non ha evitato, anche, qualche tafferuglio tra i conducenti spazientiti, bloccati in coda e i manifestanti. La viabilità è, poi, ripresa regolarmente intorno alle ore 12.00 anche grazie all’intervento dei Carabinieri di Misterbianco, che hanno convinto i protestanti ad allentare la presa e a sgomberare l’area della carreggiata occupata, per permettere la ripresa del traffico e scongiurare, soprattutto, eventuali e più gravi risse tra i presenti.

Occorre sottolineare, che i cortei di protesta di oggi s’inseriscono in un ambito molto più complesso di iniziative e mobilitazioni contro l’ampliamento della discarica: incontri, dibattiti, raccolta firme, istanze alla Regione, esposti alla Commissione Europea e tre ricorsi al Tar contro il Piano Regionale che consentirebbe la riapertura della discarica.

 


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