Cara Marianna, oggi fai il compleanno. E, come per Rae, la protagonista di ‘Nessun luogo è lontano’, vale la pena di compiere un lungo viaggio per venirti a trovare e per lasciarti un dono. Ma questo affetto per te è un regalo che ritorna, raddoppiato. Venirti a trovare, infatti, significa avere fede nella luce, pensare che ci sia e che esista un dopo perfetto che segue un prima doloroso e imperfetto. E che importa se la tua casa è distante mille miglia. Ne vale sicuramente la pena.
Abbiamo raccontato del tuo prima. La lotta coraggiosa contro il male, circondata da una famiglia meravigliosa e da amici magnifici che hanno organizzato la rete della solidarietà. Abbiamo dovuto riportare la notizia di una battaglia che apparentemente finiva, con la tua morte. Ma un’altra, immediatamente ne cominciava, quella dell’affetto e della memoria. E non potrà essere perduta.
A pochi mesi dall’ultimo capitolo di quella storia (ma davvero un’altra ne cominciava) tante persone ti stanno facendo gli auguri di buon compleanno. Qualcuno sta apprendendo adesso la notizia della tua dipartita, perché la vicinanza virtuale può condurci, senza volerlo, lontano. Tutti scrivono e parlano di te come di un miracolo che niente può estinguere.
Buon compleanno, Marianna, ovunque tu sia. Dice l’aquila del libro di Richard Bach: “Ci sarebbe stato un tempo anteriore alla nascita di Rae? Non pensi piuttosto che la vita di Rae sia cominciata prima ancora che il tempo esistesse?”. Vale per te, come per tutti. Sia come sia, rimaniamo schiavi del tempo, con la sua gioia e con il suo dolore. E siccome siamo fragili solo il secondo ci sembra eterno. Ma è una illusione, una fata morgana del nostro cuore. Il tempo esiste soltanto come scusa per incontrarsi e non lasciarsi più. Perciò, ancora una volta, buon compleanno, dolce Marianna.