Il “ritorno a casa” era nell’aria da un pezzo. E si è perfezionato oggi con l’annuncio ufficiale. Ignazio “Azio” Marinese lascia il gruppo Futuro e libertà-Sicilia per aderire a quello del Pdl. Conseguenza naturale del riavvicinamento al partito di Berlusconi di Dore Misuraca, nipote di Marinese, che dopo l’esperienza del Pdl Sicilia ha ricucito i rapporti con gli alfaniani votando la fiducia alla Camera lo scorso 14 dicembre.
“E’ per me una grande soddisfazione – dice il capogruppo del Pdl Innocenzo Leontini – Sono certo che il suo ripensamento sia stato dettato da un forte senso di responsabilità nei confronti dei siciliani per i quali noi del Pdl continuiamo a lavorare da quando siamo stati eletti. Il suo ritorno – conclude – darà ancora più forza alle nostre azioni nei confronti di un governo che sta portando la Sicilia al collasso e sarà di esempio e di spinta per coloro che decideranno di scegliere il posto adeguato a Palazzo dei Normanni”.
Con l’uscita di Marinese, il gruppo dei finiani all’Ars scende sotto quota cinque. In un mese, infatti, hanno lasciato la compagnia due deputati: Marinese, appunto, e Carmelo Incardona. I finiani all’Ars restano in quattro ma mantengono in vita il gruppo. Ciò in forza del regolamento dell’Ars che prevede la deroga per i gruppi collegati a movimenti nazionali che hanno propri gruppi nei due rami del parlamento nazionale.
Nelle scorse settimane si era avvicinato al movimento dei finiani il deputato regionale Dino Fiorenza, ex Pd oggi capogruppo del gruppo misto all’Ars, che però non ha ancora perfezionato il suo passaggio in Futuro e libertà, con il quale è ancora aperta, spiega lo stesso Fiorenza, una fase di confronto politico. “Non c’è nessuna marcia indietro – spiega Fiorenza – ma solo un confronto, molto serio, che è ancora aperto e da approfondire”.
