“Diffamazione a Cicero”, prosciolti Alloro e Falzone - Live Sicilia

“Diffamazione a Cicero”, prosciolti Alloro e Falzone

Dopo le condanne in primo e secondo grado, ora la Cassazione chiude definitivamente il caso con un annullamento

Enna. La Corte di Cassazione ha annullato le condanne inflitte all’ex deputato regionale Mario Alloro e al nisseno Salvatore Falzone, condannati nei primi due gradi di giudizio per diffamazione aggravata ai danni dell’ex presidente dell’Irsap Alfonso Cicero. I giudici hanno annullato senza rinvio le condanne, dunque i proscioglimenti diventano definitivi, ritenendo non punibile il reato ai sensi dell’articolo 51 del codice penale, che stabilisce l’esimente del diritto di critica.

I fatti risalgono al 2015, quando Cicero era in carica all’Irsap. Alloro aveva rilasciato delle dichiarazioni a mezzo stampa, riprendendole sul suo profilo Facebook, sostenendo che l’ex presidente dell’Irsap avrebbe chiesto “voti in occasione della campagna elettorale a Enna e con la scorta al seguito”. Falzone, dal canto suo, con un commento sul profilo Facebook di Alloro, affermò invece che Cicero avrebbe “affidato incarichi legali esterni all’Irsap in violazione di legge”.

I due erano stati condannati a una multa di 688 euro in primo grado e in appello, oltre che a pagare un risarcimento del danno nei confronti di Cicero, liquidato in primo grado e demandato a un successivo giudizio civile in appello. Ora la sentenza definitiva, emessa dalla quinta sezione della Corte di Cassazione, chiude definitivamente questa vicenda.

Piena soddisfazione viene espressa dai difensori di Alloro e Falzone. L’avvocato Silvano Domina, che difende Alloro, ha dichiarato: “I giudici hanno pienamente accolto la tesi difensiva, già più volte accolta dagli altri tribunali, che peraltro esprime principi molto importanti per uno Stato democratico. Ed è molto semplice: la critica politica non integra il reato di diffamazione, tant’è che la Suprema Corte ha ritenuto il reato insussistente”.

Dal canto suo, l’avvocato Annalisa Petitto, difensore di Cicero, afferma: “Rispettiamo la sentenza della Corte di Cassazione ed aspettiamo il deposito delle motivazioni per valutare di adire le vie civili. L’ex deputato Mario Alloro è già stato condannato dal Tribunale Penale di Catania, in altro procedimento, per diffamazione aggravata a mezzo stampa ai danni del mio assistito, Alfonso Cicero a cui è stato riconosciuto il diritto al risarcimento dei danni nella misura di Euro 25.000 oltre la refusione delle spese legali di costituzione. Il procedimento predetto è allo stato pendente davanti la Corte d’Appello di Catania”. 


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