(rp) Marzia è la donna bellissima, tenera e valorosa. La donna che noi celebriamo per il suo coraggio, nel giorno delle donne e delle mimose. Non sappiamo dove sia, se sta bene, se sta male. Abbiamo scovato un profilo di ballerina su facebook, un naso impertinente, i capelli ricci. Troppo poco. Ma noi scriviamo a Marzia, come si scrive a qualcuno che è nel nostro cuore, che c’è entrato col suo sorriso, con la sua anima danzante, in un giorno di pioggia.
L’uomo che si vede nella foto era Roberto, maestro di Tango, uomo del sole, della vita e dell’allegria. Marzia e Roberto, coppia da ballo, portento di una unione inestricabile nella vita e in pista. Un incidente sulla Palermo-Catania. Lui muore, come muoiono i corpi che sono la scatola di un’anima, lasciando qualcosa di sé a chi rimane. Lei porta i segni dello schianto. Affronta il lutto. Ricomincia a vivere. Ha la forza di tornare a respirare.
Ci sono storie e volti che non si dimenticano, perfino nella carne dura di un giornalista. Restano addormenti nel taccuino e si risvegliano. Oggi si è svegliato il viso marzolino di Marzia che è rinata. Col sorriso del coraggio e dell’amore che conduce dritto alla foto di una ragazza sul web. Capelli ricci e il sole negli occhi. Marzia deve essere lei.
Partecipa al dibattito: commenta questo articolo