Mascali connection, alla sbarra |ex amministratori e funzionari - Live Sicilia

Mascali connection, alla sbarra |ex amministratori e funzionari

Secondo capitolo della maxi inchiesta Town Hall. TUTTE LE ACCUSE.

IL PROCESSO
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CATANIA. Con la testimonianza del capitano dei carabinieri Filippo Testa si è aperta la fase dibattimentale del processo denominato “Town Hall 2”, secondo troncone dell’indagine che nel dicembre del 2013 si è abbattuta come uno tsunami sul comune di Mascali. Abuso d’ufficio e truffa aggravata i reati contestati a vario titolo dalla Procura di Catania ai 32 imputati, quasi tutti funzionari ed amministratori pubblici. Tra loro ci sono anche gli ex sindaco e presidente del Consiglio comunale di Mascali, Filippo Monforte e Biagio Susinni, imputati anche nel primo troncone dell’indagine, ed i funzionari Venerando Russo, all’epoca dei fatti alla guida dell’Ufficio Urbanistica ed Edilizia, Claudio Brischetto, ex dirigente dell’area Lavori Pubblici e Giuseppe Tomasello, ex ragioniere capo dello stesso ente.

Su richiesta del pubblico ministro Massimiliano Rossi, l’ufficiale dell’Arma, all’epoca comandante dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Giarre, ha raccontato in aula la genesi dell’attività investigativa, avviata nel 2009 in seguito ad alcune conversazioni captate nel corso di un’altra indagine su alcuni presunti appartenenti al clan Laudani. Due le intercettazioni, entrambe registrate nell’agriturismo Liperus di Piedimonte Etneo, che avrebbero in particolare aperto nuovi scenari poi sfociati nell’inchiesta “Town Hall”. La prima tra Alfio Romeo, ritenuto esponente di spicco dei Laudani per l’area ionico etnea, e Carmelo Nicodemo, considerato dall’accusa prestanome per conto del clan. I due avrebbero commentato alcune rimostranze di Filippo Monforte, all’epoca primo cittadino di Mascali, che avrebbe lamentato di non aver ricevuto la propria quota di appartamenti delle costruzioni Massimino. Nella seconda, invece, ad essere intercettati sono Alfio Romeo e Biagio Susinni, allora presidente del Consiglio comunale di Mascali. Quest’ultimo avrebbe chiesto dei soldi a Romeo, promettendogli un intervento presso la commissione edilizia regionale per ottenere l’autorizzazione a costruire ulteriormente nell’agriturismo. Poco dopo vendono disposte nuove attività tecniche sui telefoni di Monforte e Susinni. Le successive acquisizioni documentali nel palazzo di città di Mascali avrebbero consentito di costruire un solido quadro indiziario. Il maresciallo dell’Arma Onofrio Pappalepore, tra i militari impegnati nell’indagine, è stato invitato a comparire in altra udienza, successiva al deposito delle trascrizioni delle intercettazioni. L’incarico verrà conferito al perito il prossimo 14 ottobre.

LE ACCUSE. Sono quindici i capi di imputazione contestati dalla Procura di Catania ai 32 imputati di “Town Hall 2”, 14 abusi d’ufficio ed una truffa aggravata ai danni dell’Inps. Tra gli episodi contestati, l’acquisto da parte di Filippo Monforte e Biagio Susinni di un terreno agricolo, che sarebbe stato intestato fittiziamente a quattro prestanome e poi trasformato in edificabile, aumentando così in modo esponenziale il valore dell’immobile. Nell’ottobre del 2011 l’allora dirigente Venerando Russo avrebbe inserito quell’area nella proposta di settore per “l’ampliamento e la ridistribuzione delle aree per edilizia popolare e residenziale pubblica”. Quattro mesi dopo il consiglio comunale la approva. Tra gli imputati compare anche il notaio Sebastiano Micali, accusato di aver sottoscritto il rogito. Tra gli episodi contestati e contenuti anche nella relazione allegata alla richiesta di scioglimento del comune per infiltrazioni mafiose c’è anche la concessione di un sussidio mensile. Sarebbe stato accordato dal sindaco Monforte e dal ragioniere capo Tomasello, tre giorni dopo la richiesta del beneficiario e senza alcun parere e verifica del possesso dei requisiti. Anche la somma, pari a 999,99 euro, sarebbe stata intenzionalmente di un centesimo sotto i 1000 euro, per eludere la normativa sulla tracciabilità dei flussi finanziari.

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