C’è tragicamente un prima e un dopo nella vita di Mauro Glorioso, giovane palermitano brillante, buono e amabile, cresciuto in una famiglia di persone brillanti, buone e amabili.
Sono un prima e un dopo che hanno sconvolto la sua esistenza e quella delle persone che lo amano. In mezzo, il volo criminale di una bici sui Murazzi di Torino che lo ha reso tetraplegico.
La storia è nota e l’attenzione è stata ravvivata dagli ulteriori sviluppi di una lunga e drammatica cronaca.
Victor Ulinici, uno cinque imputati per il lancio della bici, è stato condannato a sedici anni in Corte di Appello a Torino. La notizia l’hanno letta in tantissimi. Molti hanno commentato.
C’è rabbia. Ci sono proteste social perché più di uno ha valutato la pena come esigua, se non irrisoria. Riverbera, ovunque, un sincero affetto per Mauro (nella foto) e per i suoi familiari. Un sentimento che condividiamo a cui uniamo il nostro personale abbraccio.
Giuseppe Glorioso, il papà, ha raccontato il senso di una risalita faticosissima, nella drastica mutazione che ha sconvolto i piani.
“Sono dei delinquenti, gente che per puro gioco ha rovinato la vita a Mauro – ha detto -. Seppure saranno condannati a 10 anni, 16 anni, Mauro purtroppo ha perso la libertà per tutta la vita”.
E ancora: “Non ho mai visto pentimento da parte di queste persone, soltanto una paginetta di scuse scritta ogni volta il giorno prima delle udienze”.
Le sentenze non pagano un ‘prezzo’, non ristorano il valore sfregiato. Come potrebbero? Rappresentano, semmai, un tentativo umano di ‘creare giustizia’. Da dove ripartire, allora?
L’esempio di un amore intoccabile, nel dolore di una ferita, sgorga proprio dal ragazzo e dalla sua famiglia che, in questi anni, si sono uniti con una forza e una sobrietà da ammirare.
Loro ci hanno insegnato ogni giorno, e continuano a farlo, cosa significhi avere un immenso coraggio. Per onorare il tutto che resta. Per costruire felicità, gentilezza e speranza, nonostante l’accaduto, sui sentieri che verranno, nel nome di Mauro. Non dimentichiamoli. Non lasciamoli soli.

