PALERMO – Divorzio consensuale. Finisce l’amore a cinque stelle che, per quasi un decennio, ha tenuto insieme il Kempinski, catena tedesca di hotel di lusso (52 strutture in tutto il mondo), e la Mediterranea spa, la società trapanese presieduta da Giovanni Savalle, che, nel 2004 ha realizzato nel baglio ottocentesco del “Giardino di Costanza”, a Mazara del Vallo un vero e proprio gioiello dell’hotellerie: 99 stanze dal sapore arabeggiante, dove una suite esclusiva costava anche 3.400 euro a notte, palme, piscine, idromassaggio in camera, due penthouse suite con piscina privata; due ristoranti; un centro congressi da 260 posti e la beauty farm più grande della Sicilia e tra le maggiori d’Europa.
Era l’unico impianto ricettivo in Italia targato Kempinski. Era. Perché dal prossimo 20 aprile il “Giardino di Costanza”, uno dei 100 “alberghi del silenzio” nel pianeta, riaprirà i battenti orfano del prestigioso marchio. Continuerà, invece, a far parte della Leading of the world, l’esclusiva catena che raggruppa circa 400 alberghi di prestigio in tutto il mondo.
“Lo scorso 15 gennaio – dicono dalla società – abbiamo deciso in accordo con Kempinski di rescindere il contratto. D’altronde quei successi che ci saremmo aspettati non sono mai arrivati”. E così l’unica bandierina italiana della catena tedesca è stata rimossa. “Adesso – aggiungono dalla società – l’albergo sarà gestito direttamente da una società milanese che fa capo a Matteo Bizzi, manager che, per intenderci, gestisce anche alcuni degli alberghi di Briatore”.
Ed è proprio questo uno dei nodi della questione. I bene informati dicono, infatti, che ultimamente i costi di gestione del marchio Kempinski fossero diventati difficili da sostenere. La crisi che sta investendo il comparto turistico ha infatti colpito anche il settore delle “vacanze di lusso”, fino a poco tempo fa considerate al riparo da picchi dei consumi. “Le prenotazioni sono calate del 30%” ha dichiarato poco tempo fa Savalle. Che, nell’ultimo anno, ha dovuto fare i conti anche con una inchiesta della magistratura su una presunta truffa ai danni dell’Unione europea. Accusa dalla quale Savalle si è sempre difeso: “I fondi sono stati regolarmente spesi. Il provvedimento riguarda un’indagine avviata nel 2007 e i fondi in discussione sono quelli previsti dal patto territoriale Trapani Sud, pari a 6,5 milioni di euro, che sono stati regolarmente spesi dalla società Mediterranea spa per la costruzione dell’hotel”.
E mentre si attende di fare chiarezza, l’hotel cambia casacca. Abbandonando il nome che l’aveva reso unico in Italia, ma conservando la sostanza: “Assicuriamo a tutti quanti – dice il neo direttore Cesare Clemente, 25 anni di esperienza nell’hotellerie di lusso e ora pronto a prendere in mano il Giardino di Costanza – che non lasciamo, ma rilanciamo sul territorio. Lo standard resterà altissimo, manterremo intatto il know how e il personale sarà sempre lo stesso. Il Giardino di Costanza è un gioiello unico in Sicilia e resterà tale”.