Sulla Fiat Punto parcheggiata proprio di fronte all’entrata dell’officina, sono state appoggiate un paio di scarpe nere e una tuta, di un grigioblu consumato dal lavoro. Lo stesso che ha consumato anche la vita di chi la portava quella tuta. Salvatore Costantino, 58 anni, è morto intorno alle undici, schiacciato dalla Smart che stava riparando nella sua officina. “Un incidente” ha detto la polizia, che ha subito posto sotto sequestro il garage dove l’uomo lavorava. A indicarlo solo una scritta, “Officine Costantino” e un numero di telefono in vernice verde sotto il numero 118 di via Mendola.
Nelle prime ore del pomeriggio vicino al garage si è accalcata la folla di passanti, conoscenti, familiari, che a fatica riuscivano a restare al di là del nastro bianco-rosso. Nel vocio generale si sono distinte le parole di una donna: “Quando lo chiamavi era sempre disponibile”. “Lavorava anche all’ospedale, come inserviente” ha spiegato una parente, anche lei come gli altri a guardare la salma dell’uomo che già veniva messo nella bara, per essere trasportato in casa dei familiari. Secondo quanto riportato dalle forze dell’ordine, a dare l’allarme e a liberarlo dal peso dall’auto sono stati i commercianti vicini. I medici giunti in ambulanza hanno poi provato a rianimarlo, ma per lui non c’è stato niente da fare.