Medici in rivolta: “Bando ad hoc” | Pellicanò: “Massima trasparenza” - Live Sicilia

Medici in rivolta: “Bando ad hoc” | Pellicanò: “Massima trasparenza”

Il nuovo bando per il primario del pronto soccorso del Cannizzaro accende lo scontro. Ecco le posizioni di Gian Alfonso Cibinel, ex presidente della Simeu e Angelo Pellicanò, noto manager dell'ospedale Cannizzaro. Sanità e appalti: invia la tua segnalazione a redazione@livesiciliacatania.it

 

posto di primario al cannizzaro
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CATANIA- E’ guerra per il posto di primario nel pronto soccorso dell’ospedale Cannizzaro, centro d’eccellenza guidato dal manager Angelo Pellicanò. La determina appena pubblicata ha suscitato polemiche tra gli addetti ai lavori e ha indotto  la Società scientifica di Medicina di Emergenza e Urgenza (SIMEU) ad affermare che sarebbe stato predisposto un bando “ad personam”, contenente criteri preferenziali che rischierebbero di vanificare i dettami della legge Balduzzi. Di contro, però, il manager Pellicanò è sicuro che il bando in questione sia “un esempio di applicazione delle norme sulla trasparenza”. La tensione è alle stelle, si tratta di una selezione che si associa ad altre che apriranno le porte alla scelta dei nuovi primari di urologia, chirurgia vascolare, otorinolaringoiatria, neonatologia, centro grandi ustionati e responsabile centrale operativa 118.

In ballo ci sono gli equilibri del settore sanitario della Sicilia orientale, le pressioni della politica non si contano e Pellicanò, a mezza bocca, confida che non cederà.

Ma c’è un altro terreno sul quale è maturato il contraddittorio : quello puramente scientifico. In campo la SIMEU, guidata, fino a poco tempo fa, da Alfonso Cibinel, direttore di un noto dipartimento di emergenza e urgenza di Torino e lo staff del manager Pellicanò.

Il dissenso si incentra prevalentemente su una clausola preferenziale che prevede l’attribuzione di 6 punti a coloro che hanno operato in strutture d’emergenza con più di 20 posti letto. Una clausola che potrebbe favorire l’attuale direttore del pronto soccorso del Cannizzaro (24 posti letto) e che, al contrario, penalizzerebbe gli altri aspiranti primari siciliani: in tutta la Sicilia i reparti di emergenza-urgenza non contano più di 18 posti letto. Di cui una parte dedicata ad attività di tipo subintensivo. Cioè “reparti -spiega Cibinel a Livesicilia- dotati di monitoraggio multiparametrico delle funzioni vitali, sia invasivo che non, con supporto alla funzione respiratoria e tipologia di pazienti la più disparata che va dal politrauma alla sepsi grave, al paziente cardiovascolare e neurologico”.

“Abbiamo inserito questa clausola -spiega Pellicanò a Livesicilia- perché guidiamo la principale realtà della Sicilia orientale, serve un primario all’altezza del compito e noi vogliamo fare della trasparenza la regola di base della nostra procedura di selezione”.

Secondo Cibinel, però, si rischia di vanificare lo spirito originario della legge Balduzzi.

“Nel bando -spiega l’ex presidente della SIMEU – le aziende hanno il diritto-dovere di definire il profilo del candidato che può essere adeguato per ricoprire una determinata posizione. Il problema è che alcune aziende tendono a definire un profilo ad personam, per esempio questo bando avrebbe alcuni criteri ritenuti preferenziali per la selezione del candidato, come l’attività in una struttura che ha 50mila utenti, oppure che ci siano più di 20 posti letto che di fatto orientano in modo troppo specifico. L’azienda Cannizzaro ha indicato nel bando alcuni criteri “preferenziali”, ai  quali, tra l’altro, vengono attribuiti punteggi spropositati”.

“L’applicazione al decreto Balduzzi -insiste Cibinel- dà al Direttore Generale facoltà di poter nominare chi non è primo in graduatoria, adeguatamente motivando il perché. Nello specifico quei criteri preferenziali potrebbero essere molto orientativi”.

Pellicanò risponde a distanza assicurando che, “verranno premiate le competenze e la professionalità”.

Secondo l’ex presidente della SIMEU “il numero eccessivo dei posti letto” indicati nel bando sarebbe “inadeguato dal punto di vista tecnico”. E ancora: “Il numero così alto di posti letto non ha alcuna valenza tecnico professionale, i medici devono essere valutati per le competenze tecniche e non per i posti letto. Bisogna capire cosa si fa in un reparto d’emergenza e come vengono seguiti i malati critici che arrivano dall’ospedale”. “Con questi criteri preferenziali -si chiede Cibinel- che valore ha un curriculum di grandissimo spessore se poi a contare sono parametri come i posti letto, o “l’attitudine a interagire con il dipartimento o con strutture insistenti solo al Cannizzaro (Chirurgia Plastica, Neuroradiologia…). E che senso ha richiedere come altro elemento preferenziale la conoscenza specialistica di Cardiologia con riferimento alla gestione delle aritmie e degli episodi ischemici in una struttura dove insiste Cardiologia UTIC ed emodinamica?”.

Pellicanò per dimostrare la correttezza delle procedure ribadisce di aver “seguito, nella predisposizione del bando, con la massima scrupolosità, i dettami della legge Balduzzi. “Tutti potranno partecipare a questa procedura -conclude Pellicanò- i punti attribuibili in base al numero dei posti letto non saranno determinanti”.

 


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