PALERMO – “Mai più mercatini mordi e fuggi, fra precarietà, abusivismo, servizi inesistenti e montagne di rifiuti”. È questa l’idea che sta alla base del progetto di Confimprese Palermo, volta a lanciare una nuova iniziativa per dotare la città di nove tensostrutture fisse, aperte non soltanto nelle ore mattutine ma per tutta la giornata. La prima, alla Zisa, che dovrebbe essere già realizzata entro il 2020, sarà un’area finalizzata a fornire almeno ottanta stalli coperti agli ambulanti che verrebbero così regolarizzati nell’ambito di un piano a tutela del commercio e del consumatore. L’iniziativa è rivolta non soltanto ai mercati del capoluogo, ma anche a tutto il Palermitano e alle altre province siciliane.
Secondo uno studio di Confimprese gli ambulanti, nel solo territorio di Palermo e provincia, sono circa 5.200 escluse le centinaia di abusivi che ancora gravitano nelle aree mercatali. Il progetto, con la presentazione del primo rendering del mercato della Zisa, realizzato da studenti dell’Università di Palermo, sarà al centro dell’assemblea di mercoledì 9 ottobre alla Camera di Commercio, in via Emerico Amari a Palermo (inizio dei lavori alle 16), alla quale parteciperanno fra gli altri il presidente provinciale e coordinatore regionale di Confimprese Giovanni Felice, l’assessore regionale alle Attività produttive Domenico Turano, l’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao, l’assessore comunale alle Attività produttive Leopoldo Piampiano, l’assessore comunale al Bilancio Roberto D’Agostino, il presidente della commissione Attività produttive del Comune di Palermo Ottavio Zacco, il capogruppo del Partito democratico al consiglio comunale di Palermo Dario Chinnici e il consigliere comunale e coordinatore regionale di Più Europa Fabrizio Ferrandelli.
“La realizzazione di alcuni mercati in sede fissa – afferma Giovanni Felice – rappresenta il primo significativo passo verso la regolamentazione di un mondo, quello dei mercati e degli ambulanti, che fin qui è stato letteralmente smarrito nella giungla dell’interpretazione delle norme e della variazione delle tariffe per il suolo pubblico, spesso imprevedibile. La proposta progettuale, che presenteremo mercoledì 9 ottobre a istituzioni, categoria e cittadinanza, rappresenta un’idea di cambiamento che da un lato tuteli il commerciante, che ha diritto ad avere costi certi in luoghi coperti e funzionali allo svolgimento della propria attività, e dall’altro si ponga l’obiettivo di garantire il consumatore ed attrarre nuova clientela, attraverso il miglioramento dei servizi offerti”.