Mercoledì il corteo anti-Ztl| "L'organizzatore? Sono io" - Live Sicilia

Mercoledì il corteo anti-Ztl| “L’organizzatore? Sono io”

L'avvocato Vincenzo Sparti

L'avvocato Sparti esce allo scoperto: "Isoleremo i violenti".

PALERMO – Si chiama Vincenzo Sparti, di professione fa l’avvocato, è presidente del movimento “Forza del popolo” e soprattutto è l’organizzatore della manifestazione anti-Ztl di Palermo che andrà in scena mercoledì prossimo alle 11 a piazza Giulio Cesare. Un’iniziativa pubblicizzata mediante un volantino fatto circolare in via Roma e che ha scatenato un pandemonio, soprattutto perché non era chiaro chi organizzasse una manifestazione che annuncia atti di “disubbidienza civile”.

“La Ztl del sindaco Orlando, al di là delle sbandierate finalità ideologiche, ha solo l’intento di fare cassa – dice Sparti – persino i dati dell’Arpa, diffusi nell’assemblea pubblica dello scorso giugno, hanno dimostrato che l’inquinamento è dovuto più ad altri fattori che al traffico. Il sindaco, dopo la bocciatura del Tar, ha riproposto una Ztl più piccola ma con le stesse ragioni di fondo: fare soldi, secondo il principio che per entrare basta pagare”.

E Sparti, che a gennaio ha fondato il movimento Forza del Popolo (“Un movimento socialista, cristiano e con aperture liberali ma che non si presenterà alle elezioni”, precisa l’avvocato), è stato fra coloro che hanno manifestato il 25 ottobre contro la Ztl. “Orlando, dopo la manifestazione, aveva assicurato delle risposte e invece ha liquidato quel corteo come un’azione di violenti e mafiosi, ai cui ricatti non intendeva cedere. Secondo un cliché tipicamente orlandiano, ma dando prova di una non comune sordità istituzionale, il sindaco ha tacciato strumentalmente di violenza e criminalità l’iniziativa pacifica di migliaia di cittadini e commercianti, mentre delle risposte promesse mediante i suoi dirigenti non abbiamo visto neanche l’ombra”.

Da qui l’idea di una nuova manifestazione per il 9 novembre. “I palermitani non sono violenti e mafiosi, ma sono stremati da decenni di malapolitica – dice Sparti – sono un popolo che adesso vuole reagire. Non si può etichettare come violenta una manifestazione pacifica, per alcuni facinorosi senza cervello”. L’appuntamento è per le 11 all’inizio di via Roma, cioè all’inizio della Zona a traffico limitato, e lì si dovrebbero tenere gesti di disobbedienza civile, cioè ingresso in massa senza pass. Un annuncio che ha suscitato numerose preoccupazioni: “La Digos mi ha convocato per contestarmi il reato di istigazione a delinquere – spiega Sparti – ma la contestazione della Digos non ci fermerà: non credo di aver commessi reati, il codice penale parla di reati contravvenzionali mentre io posso aver invitato al massimo a violare una prescrizione amministrativa. La Ztl è una limitazione alla libertà dei palermitani, la città non è la casa privata del sindaco in cui lui possa decidere chi far entrare e chi no: una visione miope e illiberale. Se i commercianti lamentano cali del fatturato del 90%, come può un sindaco non ascoltarli? Se ci sono famiglie in difficoltà, come può il resto della città restare insensibile e non essere solidale?”.

Il timore però è che si ripetano nuovi atti violenti. “Non credo ci saranno, ma semmai qualcuno dovesse commetterne lo isoleremo. I protagonisti della manifestazione saranno i commercianti, i lavoratori, i residenti e i cittadini che intendono dissentire pacificamente e liberamente. Con la violenza non si ottiene nulla e si fa solo il gioco del sistema, autorizzato allora a reprimere persino le istanze di libertà se propugnate con la violenza. La manifestazione sarà di tipo pacifista e gandhiano, vertendo sulla resistenza passiva. E’ il metodo politico più efficace che esiste perché, senza compiere alcuna violenza o reazione, mina l’origine e le fondamenta dei provvedimenti governativi ingiusti privandoli di giustificazione e, in ultima analisi, di legittimità. Attraverso questo strumento, applicabile ai più vari livelli, può giungersi a disconoscere l’autorità di uno Stato ingiusto e dalla sua autorità discende, in fin dei conti, la tenuta del sistema. Mi auguro che Orlando non voglia perdere la sua autorità ed autorevolezza e sospenda quanto prima la Ztl”.

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