MESSINA – “Con noi le porte sono sempre aperte. La gente ha apprezzato il fattore di aver messo e saputo mettere in comune diverse istanze. Di provenienza di partito o movimentista? Non ha importanza. Al primo posto c’è stato l’interesse per la città. Non escludiamo di includere. Il nostro dialogo è talmente aperto che noi fino alla fine possiamo pensare di ricevere chi si è distaccato per ideologia. Siamo un gruppo di riformisti e progressisti”. Così, il candidato a sindaco di Centrosinistra Franco De Domenico che oggi pomeriggio ha presentato ufficialmente il suo Comitato elettorale al centro città (in via Garibaldi) di fronte al Teatro Vittorio Emanuele II, radunando esponenti della Coalizione ma anche tanti cittadini affini a questo orientamento politico. Alla nostra domanda: “Non si preoccupa che una fascia di popolazione di Centrosinistra possa simpatizzare per il fuoriuscito e candidato a sindaco, oltre che ex consigliere comunale, Luigi Sturniolo detto Gino e la sua lista civica Messina in Comune oppure per il Movimento FTL del candidato a sindaco Salvatore Totaro? De Domenico replica candidamente che “il dibattito non si ferma mai” (con riferimento più al primo volto civico con un background politico rispetto al secondo che è medico e ha alle spalle un ex della politica Daniele Zuccarello). Poi specifica: “Non credo che si possa intaccare così il nostro elettorato”.
Gli obiettivi da centrare
Il primo obiettivo è creare e mettere a sistema le opportunità di lavoro per questa città. “Non ci possiamo accontentare di lasciare partire i nostri giovani che scelgono di studiare anche fuori, non solo di trovare occupazione dopo l’Università” – insiste De Domenico. Le prime tre cose che farebbe una volta diventato sindaco? “Fare ordinaria amministrazione, rendere la città pulita, ordinata, accogliente sotto tutti i profili ed essere in grado di proporre iniziative lungimiranti che guardino con un occhio nazionale e internazionale – sentenzia l’ex deputato all’Ars -. Occorre immaginare progetti di sviluppo che abbiano a cuore i posti di lavoro con vocazione territoriale e gestione di un’economia intorno al mare. Su questo deve incardinarsi anche la transizione ecologica e tecnologica. Infine ci vuole un tessuto economico stabile assicurando una trasparenza di gestione della macchina burocratica”. A questo proposito, De Domenico lancerebbe da sindaco l’iniziativa di svolgere ogni anno una manifestazione rivolta alla cittadinanza per palesare quello che è stato compiuto nella Pubblica Amministrazione anche sfruttando la tecnologia, semplificare gli atti dell’apparato di Palazzo Zanca fino ad essere leggibili ed intellegibili e proporre il bilancio alla città: poterlo discutere agli abitanti di Messina.
Sulla questione di come considera il candidato di punta di Cateno De Luca e il suo progetto di continuità ovvero Federico Basile, De Domenico risponde: “Il candidato di chi? Preferisco non parlarne”.
Gli alleati
Il respiro di compattezza era quello che si auguravano i partiti. La realtà dei fatti ci dice che il Centrosinistra quasi in toto ci è riuscito mentre il Centrodestra deve ancora convergere come se dovesse scovare un ago in un pagliaio, ancora siggiogato dalle logiche nazional – regionali. Questo nome univoco del Centrosinistra, secondo il deputato dei Cinquestelle Antonio De Luca, è la dimostrazione di come si trovi l’unione all’interno di una diatriba animata a favore della qualità professionale e umana della persona. “De Domenico è stato apprezzato anche come direttore dell’Università – ricorda De Luca del M5S- perciò in lui non c’è solo l’aspetto politico. È la somma delle energie necessari per una campagna elettorale: un uomo di competenza che può governare un territorio e farlo uscire dalla stasi in cui la precedente Amministrazione l’ha catapultato. Bisogna tirare fuori la collettività dallo stallo istituzionale con una combinazione di dinamiche: la competenza tecnica e visione politica”.
Navarra: “Sinergia con la società civile”
Quasi per tradizione il Centrosinistra è sempre stato compatto prima di altri, secondo il deputato a Montecitorio Pietro Navarra. L’alleanza costituita è comunque frutto di un concetto che che era nato e assunto già con l’altra competizione dell’ex sindaco Accorinti. “Siamo coscienti che bisogna mantenere il rapporto con ogni compagine della società civile ed accogliere le aree dei movimenti – aggiunge Navarra – . Quando si fa una campagna elettorale con un sindaco di qualità, quello che conta è ciò che dai e non ciò che gli altri fanno o sono”. Per la degli altri competitors e in particolare questione Sturniolo, il parlamentare sostiene: “Per deformazione professionale non do i voti in pagella. Mi dispiace avremmo gradito avere Sturniolo con noi ma abbiamo scelto e discusso con grandissima libertà e comprensione di ciascuno. Ci auguriamo che lui possa ricredersi o ricongiungersi”.
Il fronte alternativo di MessinAccomuna
Uno dei fondatori del gruppo dell’ex Primo cittadino è stato Guido Signorino, già vicesindaco ed assessore al Bilancio della Giunta accorintiana ed era presente anche lui (come l’l’altro ex assessore Daniele Ialacqua) oggi pomeriggio/stasera, alla convention del Centrosinistra per l’apertura della sede elottorale. Per lui dialogo e partecipazione sono fondamentali. È vero che la campagna elettorale è iniziata ufficialmente da circa due settimane ma loro come corrente lavorano da almeno due anni. È altrettanto vero che il tour del candidato a sindaco è partito la scorsa domenica dai villaggi della periferia sud ed è continuato lo scorso martedì a nord sulla riviera ma tutti i componenti si stanno muovendo con rispetto delle loro entità.