Messina Denaro, la dedica del boss a Lorena - Live Sicilia

Messina Denaro, la dedica del boss a Lorena

I Carabinieri hanno trovato un quadro con dietro scritto un messaggio per la donna

CAMPOBELLO DI MAZARA (TP) – Le perquisizioni a Campobello di Mazara, nella casa degli ultimi arrestati, la coppia Emanuele Bonafede, Lorena Lanceri, finiti in carcere nell’ambito della latitanza “dorata” consentita al boss Matteo Messina Denaro , hanno consegnato sulla possibile contiguità dei due, una nuova prova ai magistrati della Procura antimafia di Palermo.

Un quadro con dietro scritta una dedica. Il quadro è quello che in un messaggio a un’amica la Lanceri dice di avere avuto in regalo da “Francio”. Non era altro che il boss, ospite fisso nella sua abitazione. I Carabinieri del Comando provinciale di Trapani hanno trovato il quadro, con una dedica “A Lorena una donna…ma sopratutto una Amica mia”.

Nei “pizzini” che erano stati trovati nel possesso della sorella del capo mafia, Rosalia Messina Denaro, in quelli che sarebbero stati il riassunto della contabilità del latitante, c’è una spesa di cinquecento euro, al fianco segnato “quadr”. Così in queste ore sono emersi altri particolari. I Carabinieri del Comando provinciale di Trapani nelle giornate successive alla cattura del capo mafia, lo scorso 16 Gennaio a Palermo, andarono a perquisire diverse abitazioni e anche quella degli ultimi due nuovi arrestati. E in quella occasione la Lanceri disse che conosceva Matteo Messina Denaro, ma lo conosceva con un altro nome, Franco Salsi.

I Carabinieri hanno quindi acquisito la registrazione della video camera di sorveglianza di un macelleria limitrofa proprio all’abitazione della coppia, una volta che la Lanceri aveva fatto quella confidenza che forse a suo parere l’avrebbe scagionata da ogni possibile accusa di complicità. L’attività dei Carabinieri ha permesso non solo di avere prova dell’ultima visita del boss, la sera prima del suo arresto, ma addirittura acquisire un mese di registrazioni.

La coppia non immaginava che le registrazioni della vicina video camera addirittura andavano così indietro nel tempo, di solito le registrazioni di queste video camere sono sempre di pochi giorni. E dalla saltuaria frequentazione i Carabinieri hanno ottenuto la prova delle visite continue dell’allora latitante.

Sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori c’è anche la frequentazione che con i Bonafede-Lanceri aveva un’altra coppia sempre di Campobello di Mazara, marito e moglie indagati e perquisiti nello stesso giorno dell’arresto dei due vivandieri del boss. Si tratta di Gaspare Accardi e Dorotea Alfano: anche loro erano ospiti a casa della coppia Bonafede Lanceri quando c’era il capo mafia. Secondo le risultanze investigative la loro presenza quando il boss passava il tempo giocando con loro a poker.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI