MESSINA – Derby a porte aperte o a porte chiuse? Il rebus si è risolto nella tarda mattinata di oggi, quando il sindaco Renato Accorinti e l’assessore alla viabilità Gaetano Cacciola, hanno annunciato di voler mettere a disposizione dei tifosi reggini gli autobus dell’ATM (l’azienda trasporti locale) indipendentemente dal rispetto della convenzione firmata con l’Acr Messina lo scorso dicembre. E’ doveroso, però, fare un rapido riassunto delle ultime concitate 24 ore partendo dall’incontro del GOS che si è tenuto ieri mattina in Prefettura.
Già in precedenza il Prefetto Stefano Trotta aveva annunciato la massima allerta in vista della gara di sabato alle 15 al San Filippo, ponendo il problema del trasporto dei tifosi amaranto dal momento del loro sbarco fino all’impianto sportivo. Qui sono nati i contrasti tra l’amministrazione comunale e la società di Pietro Lo Monaco, con quest’ultima non intenzionata a pagare eventuali danni ai mezzi pubblici in quanto l’evento è organizzato dalla Lega e non dalla società ospitante. L’incontro si è concluso con una fumata grigia che aveva bloccato le prevendite dei biglietti e avvicinato il rischio delle porte chiuse, che si sono “aperte” questa mattina con la presa di posizione del primo cittadino che di fatto non rende più vincolante la convenzione del 12 dicembre scorso. Quindi l’evento si potrà svolgere alla presenza del pubblico, anche perché i biglietti saranno acquistabili già nelle prossime ore. Intanto la squadra di Nello Di Costanzo sta preparando questa fondamentale sfida, comprendendo cosa non ha funzionato nel match di andata che si è giocato martedì pomeriggio al “Granillo” e che ha visto prevalere la Reggina per 1-0.
Al Messina, forte del suo miglior piazzamento nella stagione regolare, basterà vincere con qualsiasi punteggio per salvarsi, ma è chiaro come le percentuali in questo momento siano leggermente in favore della compagine amaranto, che verrà al San Filippo con il morale rinfrancato e con il vantaggio di poter contare su due risultati su tre. Il Messina però non dovrà fare tanti calcoli e giocare la partita per vincere, con la consapevolezza di dover dare qualcosa in più rispetto alla gara d’andata.
