MESSINA – Il Messina viaggia alla volta di Taranto a caccia di conferma. L’importante successo contro la Casertana ha ridato entusiasmo ad un ambiente depresso, ma la sfida dello “Iacovone” servirà per capire se i peloritani sono definitivamente usciti dalla crisi. Lontano dal “Franco Scoglio” i giallorossi hanno ottenuto solo tre punti, frutto del successo di Catanzaro, un bottino decisamente magro che va rimpolpato. Cristiano Lucarelli è pronto per un’altra delicata sfida: “Siamo contenti perché abbiamo lavorato intensamente in settimana. I frutti non li raccoglieremo subito ma cresceremo nel tempo. Abbiamo alzato i ritmi e cercheremo di fare in modo che la squadra possa reggere 95 minuti ad alta intensità dal punto di vista fisico”.
Sotto il profilo della formazione cambierà molto poco, anzi in avanti si potrà contare sul peso di Demiro Pozzebon, al rientro dalla squalifica: “Non ci sono motivi per vedere un Messina diverso. Rientra Pozzebon, che potrebbe tornare titolare, ma al 99% sarà lo stesso ACR. Abbiamo visto e rivisto i video delle loro gare con Fondi ed Akragas. Con Demiro, se il Taranto presserà alto, ci potremo permettere di giocare qualche palla lunga, per scavalcarli. Madonia ha caratteristiche diverse e quindi con la Casertana eravamo costretti a uscire con il palleggio e non con i lanci in profondità”.Intanto si susseguono le voci sul futuro societario, ieri il Gruppo Proto ha annunciato di aver ricevuto dalla società giallorossa tutti i documenti finanziari del caso, che dunque potranno essere analizzati dai collaboratori dell’imprenditore ennese che tra dieci giorni formulerà una nuova offerta per l’acquisto del 100% del pacchetto societario.
Un’instabilità che potrebbe turbare l’ambiente: “Siamo stati abbastanza tranquilli, a dispetto di quanto si sente in giro. Bisogna isolarsi dalle voci sulle trattative e sul derby di Coppa. Siamo concentrati soltanto sul Taranto. Ho detto ai ragazzi che chi avesse parlato del Catania non sarebbe partito per la Puglia. Per tesserare altri calciatori dovremo prima sfoltire. Giocatori di B, che stiamo corteggiando, sentono tante voci negative sulla società e non è facile convincerli. Ci pensano due volte e magari scelgono altro, soprattutto se hanno un passato importante, in categorie superiori. Con tutte queste parole non si fa il bene né l’interesse del Messina. Le trattative si portano avanti in forma riservata, come per le aziende. Vanno protette la maglia e la squadra. Questo concedetemelo, anche se sono l’ultimo arrivato”.